Tutte quelle croci sulle montagne rovinano il paesaggio

Cortina

Rovinano il paesaggio e quindi la cultura tutte queste croci messe sulle punte delle montagne italiane. Questo più o meno è il succo dell’accusa fatta dagli ambientalisti di Mountain Wilderness appoggiati anche dal Wwf. C’è n’è una sul Cervino, una sul Monte Rosa e una sulla Marmolada, fra le cime famose rimane fuori solo il monte Bianco ma più per problemi pratici che altro: difficile sarebbe puntare una croce dove esiste solo ghiaccio. Insomma, il dibattito è aperto e il presidente nazionale del Cai, Umberto Martini, sembra puntare a un compromesso: «Lasciamo le croci dove sono ma non aggiungiamo delle altre perché meno la montagna viene deturpata o arricchita, dipende dai punti di vista, e meglio la montagna sta».