Gardin edito e inedito

La casa dei Tre Oci presenta una mostra dedicata a uno dei più grandi maestri della fotografia, Gianni Berengo Gardin. Centotrenta fotografie che rappresentano la sua più completa raccolta, selezionate dal reporter con il curatore e direttore artistico dello spazio, Denis Curti. Un viaggio attraverso un lungo lavoro tra centinaia di stampe in bianco e nero dell’immenso archivio privato, per rileggere tutti i suoi scatti. Esposte anche opere inedite e scrigni ritrovati per essere ricollocati nel percorso di crescita del fotografo. Tutti scatti capaci di trasmettere passione profonda che nulla ha di tangibile, un volo etereo che supera le piccolezze della vita abbracciando a pieno il calore dei sentimenti trasmessi da immagini immortali, eterne.

Forte di una professionalità strettamente legata a un’etica inscindibile dal suo lavoro, ha voluto rivedere tutta la sua produzione, le mostre passate, gli oltre duecento libri, le pubblicazioni editoriali, dai giornali alle riviste, per rileggere il tutto con lo sguardo di oggi e scegliere le immagini che meglio di altre raccontassero la sua storia. Una sintesi del suo viaggio da fotografo, dagli esordi all’ultimo lavoro che ha scattato in digitale, Venezia e Milano, i manicomi e la legge Basaglia, la biennale d’arte di Venezia e gli zingari, il fondamentale reportage Dentro che racconta le case e New York, Vienna, la Gran Bretagna per finire con la straordinaria esperienza con il Touring club che lo spinge a scoprire gli angoli più reconditi del nostro paese. La passione per le strade, la gente qualunque incontrata per caso, sorprendenti abbracci rubati al quotidiano. La reale esistenza del vivere di ognuno di noi ritrovata in questi scatti.

Nato a Santa Margherita Ligure il 10 ottobre del 1930, ha iniziato dal 1954 ad occuparsi di fotografia. Collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali come Domus, Epoca, Le Figaro, L’Espresso, Time e stern. Procter & Gamble e Olivetti più volte hanno usato le sue foto per promuovere la loro immagine. La sua amicizia con l’architetto Carlo Scarpa gli ha permesso di documentare alcune delle sue opere come la tomba Brion vicino Treviso. Ha esposto in centinaia di mostre dal Museum of modern art di New York alla Biblioteca nazionale di Parigi. Tra le più importanti retrospettive va ricordata nel 1991 al museo dell’Elysée a Losanna mentre nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra dedicata all’arte italiana al Guggenheim museum di New York. Ora vive a Milano.

fino al 15 maggio

Casa dei Tre Oci, Giudecca 43, Venezia

info: www.treoci.org

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