Il titolo della mostra è Ricordi per moderni, l’artista è Yuri Ancarani e la città è Firenze. L’esposizione, al museo Marino Marini curata da Luigi Fassi e Alberto Salvadsori, ripercorre l’intera produzione dell’artista dal 2000 al 2009. I filmati esposti mostrano le atmosfere della riviera romagnola, andando a scavare nella memoria degli anni Ottanta e nel loro universo extra cittadino. «Mi interessano le periferie – rivela l’artista – forse perché ci sono cresciuto, tutto quello che è periferico mi attrae perché non è mai marginale, ma rivela un’umanità che va riscoperta. Lavoro da tempo a questa serie di film, a metà strada tra videoarte e documentari, in cui mi soffermo appunto su mestieri poco raccontati, situazioni sempre un po’ ai margini. Le mie sono fughe dalla realtà che mi permettono però di entrare in un mondo ancora più reale».
In mostra troviamo lavori come Piattaforma luna del 2011 girato nelle camere iperbariche di una piattaforma per l’estrazione del gas. Ed è stato proprio mentre realizzava questo progetto che è nata l’installazione video La malattia del ferro, opera vincitrice del Talent Prize 2012, da poco concluso alla Pelanda. «Il lavoro sintetizza un momento molto forte che ho vissuto – dice l’artista – la malattia del ferro è quella di cui soffrono le persone che vivono per diverso tempo in mezzo al mare, sulle navi o sulle piattaforme. Quando tornano sulla terraferma hanno un senso di spaesamento, sognano di tornare a casa ma poi vengono assaliti dalla vertigine, abituati al movimento, leggero e continuo, del mare, hanno l’attrazione a ritornare là, quasi inspiegabile». Per tre giorni infatti l’artista ha vissuto insieme agli operai nella camera iperbarica ed è stata l’inaspettata schiusa delle farfalle in un pomeriggio a ispirare l’opera vincitrice: «Quel momento per me è stato magico, gli operai mi guardavano un po’ straniti, io urlavo “le farfalle, le farfalle” mentre gli altri mi facevano notare che sarebbero morte entro poche ore». L’installazione infatti mostra una piattaforma nelll’Adriatico decorata da farfalle che volano lasciando o approdando sulla struttura.
Per l’esposizione fiorentina Yuri Ancarani presenta anche tre opere inedite che erano rimaste inconcluse. La mostra è parte di un progetto più ampio che coinvolge il museo per quasi un anno. Sfileranno negli spazi opere unite dalla ricerca per il rapporto fra uomo e architettura e dall’uso del video come strumento principale. Dopo Ancarani è il turno di Andrea Kvas, Matthew Brannon, Deimantas Narkevicius e Justin Matherly.
fino al 5 gennaio 2013
Museo Marino Marini, piazza santa Maria in campo, Firenze
info: www.museomarinomarini.it