Abitare a Milano

Ugo La Pietra, architetto, designer e artista è presentato alla fondazione Mudima di Milano con la mostra Abitare a Milano. Opere e interventi all’interno del territorio milanese dagli anni Sessanta ad oggi, un’antologica raccolta di opere legate a tematiche urbane e realizzate maggiormente tra gli anni Sessanta e Settanta ma ancora in continua evoluzione. Tutte le opere diventano attuali analisi del vivere la città, poiché relazionabili alla pubblic art ma non solo, queste sono frutto di un pensiero di riappropriazione urbana legato a una fase di gravissima crisi politica, economica e sociale, che ritorna ancora oggi.

Una continuità tematica e temporale che La Pietra sviluppa dal 1962 grazie a un’attività tendente alla chiarificazione e definizione del rapporto individuo-ambiente e lo fa operando dentro e fuori le discipline, dichiarandosi dunque, più che artista, come un ricercatore nelle arti visive. Sono qui esposte le maggiori opere create in quasi cinquant’anni di lavoro, tutte testimonianze del suo pensiero, come ad esempio Il sistema disequilibrante, una struttura modulare sulla quale lo spettatore può comodamente sdraiarsi per osservare la città prima frontalmente e poi, sempre più verso l’alto come in un’ideale fuga dall’urbano; oppure Abitare è essere ovunque a casa propria, Periferia urbana: qualità e quantità, La città senza morale e La Cina è vicina ultima opera in ordine cronologico, che interviene nel dibattito sulla conflittuale globalizzazione milanese.

La mostra è anche l’occasione per presentare la recente pubblicazione Abitare la città, libro edito da Allemandi e con un saggio introduttivo di Gianluca Ranzi, nel quale è ben spiegato il lungo percorso di ricerca e di interventi che La Pietra ha sviluppato attraversando diverse discipline, per una deliberata e consapevole presa di posizione politico-culturale dichiarata fin dagli anni Sessanta: «Nell’arco di cinquant’anni di attività artistica – spiega Ranzi – Ugo La Pietra ha attraversato gli ultimi decenni del secolo scorso e vive oggi le avvisaglie del nuovo millennio, mosso da un atteggiamento indagatore e attento, in cui i rivolgimenti storici e sociali di cui è stato testimone, vengono passati al setaccio della sua pungente ironia e della sua sferzante analisi critica».

fino al 18 novembre

Fondazione Mudima via Tadino 26, Milano

info: www.mudima.net