Marco Muller: «Non ho paura del cambiamento politico in regione»

Roma

“Io non ho sponsor politici. Destra, sinistra… ma cosa c’entra? Forse si chiede ai direttori di Cannes e Berlino da chi vengono appoggiati. Sono state le istituzioni a nominarmi, ritenendomi la persona piu’ idonea a rilanciare il Festival. E un cambiamento politico non mi spaventa”. Marco Muller, direttore del Festival del Cinema di Roma, in una intervista a Il Messaggero, risponde cosi’ quando gli viene chiesto teme effetti sul suo lavoro del cambiamento politico alla Regione Lazio ed, eventualmente, al Comune di Roma, se poi cambiamenti politici dovessero levare un futuro al festival “ne prendero’ atto e ritrovero’ una casella libera nel panorama mondiale: fabbrico rassegne cinematografiche dal 1978 e continuero’ a farlo altrove”. Il vero nemico, per Muller, “e’ il tempo. Ne ho avuto troppo poco. Per questo il festival che debuttera’ il 9 novembre e’ un numero zero, ancora suscettibile di cambiamenti e sviluppi”. Per il direttore la sua edizione del festival e’ soprattutto “un banco di prova”, perche’ “alla fine, la comunita’ internazionale del cinema decisera’ se continuare a scommettere su Roma”.