L’adorazione dei magi di Leonardo passerà due anni in “clinica”

Firenze

Saranno necessari due anni per curare ”L’Adorazione dei Magi”, l’opera incompiuta di Leonardo da Vinci, che versa in condizioni critiche: la tavola di legno su cui fu dipinta, tra il 1481 e il 1482 per il monastero di San Donato a Scopeto, in alcuni punti e’ scollata fino a tre centimetri e mezzo e la superficie appare alterata dalla presenza di vernici ossidate. Il delicato intervento e’ affidato a quattro specialisti dell’Opificio delle Pietre Dure, il celeberrimo laboratorio di restauro di Firenze conosciuto come la ‘clinica dei quadri’. Il verdetto del check-up durato quasi un anno, nel corso del quale sono state eseguite le indagine diagnostiche non invasive, e’ stato reso noto oggi a Firenze nella sede dell’Opificio dal soprintendente Marco Ciatti. L’aspetto piu’ preoccupante e’ la conservazione del supporto del dipinto, costituito da dieci assi di pioppo di mediocre qualita’: si procedera’ pertanto con il risanamento delle fenditure e con l’alleggerimento della rigidita’ della traversa centrale. Si effettuera’ poi, come ha spiegato Cecilia Frosinini, vice direttore del settore restauro dei dipinti dell’Opificio, ”una leggera, graduale e diversificata pulitura della superficie, interamente condotta all’interno dello spessore dei materiali non originari, aggiunti nei precedenti restauri, in modo da eliminare il rischio di strappi superficiali e rendere piu’ chiaramente percepibili i valori figurativi ed espressivi di questo dipinto”. Oltre l’intervento di restauro, il progetto di conservazione prevede la realizzazione, una volta che l’opera sara’ tornata agli Uffizi, di una cornice con una scatola climatica posteriore che assicuri una maggiore stabilita’ al supporto in legno, limitandone lo scambio di umidita’ con l’ambiente. ”Il delicato restauro e’ in ottime mani”, ha chiosato Cristina Acidini, soprintendente del Polo museale fiorentino.