La Penguin chiede soldi, con interessi, ai suoi scrittori

New York

La casa editrice Penguin, famosa in tutto il mondo per aver inventato i libri tascabili, prende delle misure anti crisi e le prende proprio con i suoi scrittori. La questione è facile: i romanzieri o giornalisti devono restituire l’anticipo che la casa editrice ha dato loro per completare l’opera se quest’opera non vede la luce nei tempi stabiliti dal contratto, più qualche mila euro di interessi. La mossa rientra in effetti in un programma volto alla sopravvivenza della casa che cerca di far fronte ad un mercato editoriale in calo del 30%.  Chissà se l’idea verrà messa in pratica da altre case editrici, intanto gli scrittori si lamentano affermando che in un periodo di crisi generale, proprio quando si ha più bisogno di protezione, i protettori voltano le spalle.