A chiusura della mostra Re-generation, lavoro di oltre trenta artisti intorno al concetto di rigenerazione, applicato in particolare al territorio della città di Roma, il museo Macro ha presentato le ultime performance legate all’evento. Dal lavoro inedito di Michele Manfellotto, dal titolo the Sparrow is immortal money is piss, un video ispirato all’opera poetica di Victor Cavallo, alla performance di Francesco Fonassi “Aerial” volta a stravolgere la percezione uditiva attraverso la riproduzione meccanica di una registrazione effettuata nei pressi di un aeroporto E poi ancora l’orchestra muta di Valentina Vetturi che grazie a sette direttori professionisti ha proposto la partitura di Maurice Ravel Introduction et allegro del 1905, lasciando al pubblico il compito di percepire con la mente quello che l’orecchio umano apparentemente sembra non sentire. A chiudere la serata oltre alla presentazione di Plug un nuovo genere musicale che rinnova il patrimonio musicale lasciato in eredità dai grandi del rock, Matteo Nasini e il suo intervento sonoro intitolato “Stan”. Un’orchestra estemporanea di 34 tra musicisti e vocalisti ha presentato Also Sprach Zarathustra, il poema sinfonico di Richard Strauss nonché colonna sonora del memorabile 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Il macro è diventato, così, per una sera, un luogo ideale dove il pubblico ha potuto riflettere sul concetto di suono e percezione uditiva, lasciando spazio alla più libera interpretazione personale.
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Servizio di Camilla Mozzetti
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