Alla Biennale d’architettura vince lo squat

Venezia

“Il Leone d’oro per il miglior progetto rappresentante il tema di Common ground va a Torre David / Gran Horizonte di Urban-Think Tank (Alfredo Brillenbourg, Hubert Klumpner) e Justin McGuirk e agli abitanti di Caracas e alle loro famiglie che hanno creato una nuova comunità e una casa a partire da un edificio abbandonato e incompiuto”. Cosi si legge nelle motivazioni che hanno portato la giuria della 13ma Biennale d’architettura, composta da Wiel Arets (Presidente, Olanda), Kristin Feireiss (Germania), Robert Stern (USA), Benedetta Tagliabue (Italia), Alan Yentob (Gran Bretagna) ad assegnare a un caso di occupazione di uno stabile abbandonato, quello che all’estero è conosciuto come squatting, il premio per la migliore interpretazione del concetto di commons ground (spazi comuni, anche se per il direttore della Biennale d’architettura, David Chiperfield, il termine risulterebbe intraducibile). “La giuria -si legge nelle motivazioni- elogia gli architetti per aver riconosciuto la potenza di questo progetto trasformazionale: una comunità spontanea ha creato una nuova casa e una nuova identità occupando Torre David, e lo ha fatto con talento e determinazione. Questa iniziativa può essere intesa come un modello ispiratore che riconosce la forza delle associazioni informali”.