Dopo Caracalla, Colosseo, valle dei Templi di Agrigento, piazza san Marco a Venezia, anche l’arena di Verona ha accolto Roberto Bolle. Lo spettacolo Roberto Bolle and friends riempie l’anfiteatro in ogni suo settore. Sono quasi 10mila gli spettatori accorsi da tutta Italia e da diversi Paesi del mondo ad applaudire il maestoso evento interamente pensato da Bolle: l’unione di un’inedita pleiade di artisti provenienti da alcune delle maggiori compagnie di balletto del mondo. Una pléiade di grandi stelle della danza di assoluta fama mondiale. Tra i protagonisti la coppia superstar, acclamata da pubblico e critica di Alina Cjocaru, rumna, e Johan Kobborg, danese, entrambi principal dancer del royal ballet di Londra, la bellissima Alina Somova, nata a San Pietroburgo, nominata étoile del prestigioso balletto Mariinsky-Kirov all’età di soli 21 anni, l’inglese Alexander Jones, Principal del balletto di Stoccarda o ancora il moldavo Dinu Tamazlacaru che accompagnerà Maria Kochetkova nel passo a due di Tchaikovsky.
Il programma, composto da dieci pezzi scelti dallo stesso artista per il loro valore artistico e per la capacità di emozionare e coinvolgere il pubblico, si è chiuso con Le jeune homme et la mort di Roland Petit, un balletto molto sentito da Bolle, una commovente sfida di seduzione tra un uomo e la morte. «È un’emozione indescrivibile – afferma Roberto Bolle dietro le quinte – tutte queste persone accorse qui questa sera sono la dimostrazione del grande potere della danza, era giusto che il balletto si riappropriasse dell’arena di Verona. Spero che sia, dopo 19 anni, il primo spettacolo di una lunga serie. Molti erano scettici, ma io vedo il grande entusiasmo che ci accoglie in tutta Italia e sapevo che il pubblico sarebbe accorso a questa grande festa della danza».
Nato a Casale Monferrato in provincia di Alessandria, all’età di 12 anni entra alla scuola di ballo dell’accademia teatro alla Scala e viene notato da Rudolf Nureyev, che lo sceglie per interpretare il ruolo di Tadzio nell’opera Morte a Venezia. Un inizio di carriera già segnato dal successo ma solo grazie a formidabili capacita artistiche e alla forza di vivere interamente la passione del ballo è riuscito ad ottenere grandi conquiste segnando un percorso artistico senza pari, sempre pronto a sfidare se stesso e aperto a nuove realtà, legato alla storia classica con sguardo visionario nel contemporaneo. Dopo l’arena di Verona, l’estate di Roberto Bolle continuerà allo Sferisterio di Macerata il 26 luglio e si chiuderà a Palermo il 28 luglio con lo spettacolo Trittico Novecento.