Dagli Stati Uniti a Orbetello

Si è dato il via a una serie di appuntamenti dedicati alle famose forme artistiche nate negli Stati Uniti tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. È la provincia di Grosseto a lanciare questa nuova proposta. Ordinary world. Andy Warhol, Pietro Psaier and the factory artworks. Keith Haring, Paolo Buggiani and the subway drawings è il titolo di questo grande evento che si stempera in più sedi: Follonica, Orbetello, Porto san Stefano, Castell’Azzara, Arcidosso e Castel del Piano. Si parte dalla New York anni Settanta con le ricerche Pop di Andy Warhol e gli artisti della factory che oltrepassano l’austerità dell’Espressionismo astratto.

La nuova tendenza si fa strada dando un valore differente agli oggetti industriali di comune consumo innalzandoli a opere d’arte come specchi di un anticonsumismo in crecita. Alla fine degli anni Settenta cammina a fianco a questa tendenza l’acceso fenomeno della street art. L’esibizione propone i lavori di uno dei suoi massimi esponenti: Keith Haring, ricordato come uno degli eredi del mitico artosta pop statunitense. «Andy Warhol è diventato un maestro per una generazione di artisti, presente e futura – scrive infatti Keith Haring – artisti cresciuti con il Pop che hanno guardato la televisione sin da quando sono nati e che capiscono la cultura digitale». In ultimo, la mostra si sofferma sui lavori di Paolo Buggiani, un noto street artist di quel periodo, conosciuto come il “pattinatore volante”. È grazie a lui se in Italia conosciamo Keith Haring.

Info: www.museidimaremma.it