Tracciare un’esistenza

Capita spesso che siano le circostanze più spiacevoli a originare le creazioni artistiche e letterarie più significative, proprio perché quegli avvenimenti, oltre a segnare la vita del singolo individuo che li esperisce, mettono a nudo una falla, un’irrimediabile problematica del sistema civile in cui viviamo.

È ciò che è accaduto all’artista , originario del Bangladesh, ma cresciuto a New York. Trovandosi di passaggio all’aeroporto di Detroit, poco tempo dopo l’attacco alle torri gemelle, l’artista ha dovuto affrontare la fatidica domanda “Dove si trovava l’11 settembre 2001?”, al seguito della quale, non soddisfatte della risposta ed enormemente insospettiti dai suoi tratti somatici, le autorità statunitensi lo hanno fermato e trattenuto, sottoponendolo a una serie infinita di interrogatori e di test della verità, al termine dei quali l’innocenza di Elahi era a tal punto ovvia da determinarne il definitivo rilascio. Nonostante ciò, l’FBI ha deciso di continuare a seguire l’artista, chiedendogli di fornire un resoconto dettagliato dei propri spostamenti.

Da questa reiterata, incivile e autoritaria infiltrazione nella propria esistenza privata, Hasan Elahi ha tratto lo spunto per dare vita al progetto Tracking tansience, in cui sono raccolti un’infinita quantità di dati relativi alla sua quotidianità: dai viaggi, con tanto di informazioni dettagliate sugli orari e luoghi visitati, alle transazioni bancarie e ai pasti consumati. Il tutto è consultabile online, da chiunque desideri farsi i fatti dell’artista, annullando, quindi, l’autorità esclusiva della polizia federale americana e ricoprendo i pochi dati realmente sensibili con una montagna di fatti banali, come quelli che contraddistinguono la vita di ciascuno di noi.

L’interessante progetto, che si snoda in un insieme di grandi installazioni, dopo essere stato presentato al centre Pompidou di Parigi, alla Biennale di Venezia e alla Tate modern di Londra, è recentemente approdato a Torino negli spazi dell’Ex manifattura tabacchi, trasformatisi, per il periodo estivo, da fabbrica parzialmente dismessa in centro culturale in cui, oltre alle mostre d’arte contemporanea, si susseguiranno incontri, spettacoli, proiezioni di film, letture e concerti.

 

fino al primo luglio

Ex manifattura tabacchi, corso Regio parco 134a, Torino

Info: 3393222298