Le creazioni di Matali Crasset

Deve tanto a Milano, a Denis Santachiara e a Philippe Starck che le hanno dato fiducia agli inizi della sua carriera, quando aveva solo venticinque anni. Oggi Matali Crassetne ha quarantasei e vive in uno dei quartieri più popolari e multietnici di Parigi, Belleville, con il marito e due figli. Dopo la laurea alla scuola nazionale superiore di creazione industriale e qualche anno trascorso a Milano insieme a Santachiara, la Crasset torna a Parigi e inizia a lavorare per la Thomson multimedia, fino a quando decide di fondare una sua società, la Matali Crasset productions. I suoi lavori sono finiti nelle collezioni dei maggiori musei del mondo, come il centre Georges Pompidou, il Fond nazional d’art contemporain di Parigi e il Moma di New York.

Altre sue creazioni si sono contese i premi più prestigiosi, come il gran premio della stampa internazionale della critica del mobile contemporaneo, che ha vinto nel 1999, o il primo premio del concorso Louis Vuitton. Molti di questi raffinati oggetti sono confluiti nel volume Works, appena uscito per Rizzoli New York, a cura di Alexandra Midal e Zoe Ryan e presentato recentemente in Italia. La designer francese lavora da subito per i marchi più importanti, da Established and sons a Hermès, da Swarovski a Domeau & Pérès, da Alessi ad Artemide. Il suo vero nome è Nathalie, il suo pseudonimo deve, per sua volontà, essere scritto senza maiuscole; da sempre il suo viso magro è incorniciato da un caschetto di capelli neri e lisci. L’originalità è il suo mestiere ma il suo talento non sarebbe tale se venisse meno la curiosità verso le arti e le tecniche più disparate che da sempre la contraddistingue. Musica elettronica, scenografia, architettura sono solo alcuni degli ambiti con cui Matali Crasset si è confrontata nel corso del tempo. E da questa ricerca costante e continua sono nate opere che hanno segnato i tempi moderni in cui viviamo e, nello stesso tempo, proprio di questi tempi sono figlie.

Il lavoro “Quand Jim monte à Paris” fa pensare alla nuova tendenza del “couch-surfing”, l’ultima frontiera del viaggio low-cost, o l’arte di saltare da un divano all’altro. Quando arriva un ospite improvviso, la lampada in salotto magicamente si trasforma in un comodo tatami. Con “City brunch” ha preparato tutto l’occorrente in porcellana utile a consumare un dignitoso brunch, quel pasto a metà tra la colazione e il pranzo che di solito si svolge di domenica. Il canapè Permis de costruire, a misura di bambino, è invece un divano a moduli che può assumere in poco tempo qualsiasi altra forma si voglia. Mentre Essentiel de pâtisserie, un set di accessori per la pasticceria che comprende una ciotola, una frusta, una spatola in silicone e un piatto, disegnato per Alessi nel 2010, nasce dall’osservazione diretta del lavoro dell’amico pasticcere Pierre Hermé e dalla volontà di costruire utensili accessibili a chiunque. A Nizza ha inoltre realizzato il conceptdell’Hi-hotel, hotel metropolitano di alta gamma, dove sperimenta ben nove stili di vita ognuno basato su una organizzazione diversa degli spazi. Dormire diventa un’esperienza, mangiare diventa un piacere dietetico e biologico. La musica e le luci fanno il resto