Macro, parte Urban arena

Roma

Il 23 maggio nella terrazza del Macro sono stati inaugurati due grandi lavori creati appositamente per il museo, visibili al pubblico fino al 4 novembre. Sten & Lex e Bros sono i primi artisti che si sono confrontati con lo spazio esterno. Questo è infatti il primo degli interventi artistici del progetto “Urban arena” con il quale il Macro apre le porte a diversi rappresentanti della “street art”, attivando così una riflessione tra lo spazio del museo e lo spazio urbano. Gli artisti che di volta in volta si alterneranno si misureranno con le diverse pareti e superfici della terrazza che ricopre una superficie di 2500 metri quadrati. Il direttore Bartolomeo Pietromarchi sottolinea: «”Urban arena” dà spazio a lavori che nascono dal museo, ma che allo stesso tempo possiedono una valenza urbana». La terrazza, infatti, è visitabile gratuitamente anche solo facendo un giro tra le due ale dinamiche del museo, mantenendo la dimensione naturalmente pubblica della “street art”. I due lavori, “site specific”, sulla terrazza si trovano l’uno sulla fontana, opera del milanese Bros; l’altro murale, su una delle pareti del museo stesso, porta la firma della coppia romana Sten & Lex.

Andrea, è il titolo del collage che ricopre la superficie della fontana/lucernaio, realizzato dal trentenne Bros in collaborazione con la galleria romana Edieuropa qui arte contemporanea e Studio Fabio Mauri. L’immagine dell’uragano visto dal satellite è stata realizzata collettivamente, grazie anche alla partecipazione di molti visitatori curiosi, tagliando e incollando pellicole adesive colorate sulla superficie di vetro del lucernaio sulla quale scorre l’acqua. Non è possibile rimanere indifferenti ai colori vibranti che grazie all’effetto della luce solare, che penetra dal lucernaio, espandono prepotentemente l’opera all’intero livello sottostante, offrendo una varietà di riflessi sulle diverse superfici dell’entrata al museo. Merito di questo lavoro il saper far riflettere sulla potenza devastatrice e invadente dell’uragano, in questo caso quello che devastò i Caraibi nel 1993. Dietro ai seducenti colori si vuole quindi condurre l’attenzione sullo spettacolo della natura: miracolo da proteggere e allo stesso tempo pericoloso.

Attivi a Roma dal 2001, Sten e Lex hanno sparso i loro lavori in giro per il mondo. Per il Macro hanno lavorato su una delle grandi pareti esterne del museo che da su via Cagliari. I due, utilizzando la loro caratteristica tecnica dello “stencilposter”, hanno realizzato un grande volto anonimo su scala monumentale, un’immagine d’archivio degli anni ’60-‘70. Le fasi che portano alla realizzazione dell’opera sono diverse. Dopo aver realizzato una matrice stencil, viene incollata sul muro e lasciata asciugare. Gli artisti dipingono poi di nero gli spazi vuoti, in modo da tracciare un motivo geometrico a fasce e losanghe. Da questo punto il disvelamento dell’opera è graduale, lasciato casualmente agli agenti esterni. Infatti saranno le intemperie e i passanti a rimuovere via via lo stencil e a permettere progressivamente al disegno sottostante di emergere. L’opera è così sempre in divenire e differente mantenendo un’accidentale autonomia di vita. Segnaliamo che sempre a partire dal 24 maggio fino al 22 luglio, saranno aperti gli studi a conclusione delle residenze, il progetto del Macro avviato lo scorso gennaio. Per due mesi saranno visibili i lavori elaborati dai quattro artisti: Carola Bonfili, Graham Hudson, Luigi Presicce e Ishmael Randall Weeks.

Fino al 4 novembre

Macro, via Nizza 138, Roma

Info: www.museomacro.org