Il realismo apparente di Evan Penny

Inaugurata al Marca di Catanzaro il 21 aprile, la prima monografica in Italia dedicata all’artista canadese Evan Penny, dal titolo “Re figured“, a cura di Alberto Fiz. Oltre 40 opere in un percorso che presenta il meglio della produzione di uno dei rappresentanti più in vista dell’arte plastica contemporanea. Sculture all’apparenza più vere del vero, che in realtà creano nello spettatore un inquietante piazzamento: particolari resi con perizia assoluta nascondono distorsioni sconvolgenti. «Evan Penny – dice Fiz – ha la capacità di inserire nelle sue opere un’energia interna che le rende uniche, insieme a una forza emozionale e al recupero della dimensione umana che provoca un coinvolgimento personale nell’osservatore». «Il suo non è un realismo stereotipato – continua il direttore del Marca – nulla nei personaggi rappresentati corrisponde alla realtà, viene messo in discussione il nostro rapporto con le immagini e, soprattutto, sono lavori che riflettono sull’identità e ci pongono di fronte al dubbio e al recupero delle differenze».

«C’è sempre nei miei lavori – spiega l’artista – un riferimento a me stesso. Ogni autore si pone la domanda: chi siamo noi? E io cerco di farlo con le mie opere». Un lavoro certosino che richiede dalle 300 alle 400 ore per giungere a una perfezione dei particolari così sorprendente che spiazza ancora di più, quando ci si accorge che le forme vengono distorte e si perdono le coordinate del reale. Le opere occupano il piano superiore del museo, mentre una selezione viene ospitata al pian terreno inserita all’interno della collezione permanente di arte moderna, un dialogo straniante tra le sculture di Penny e i gessi di fine ‘800 e inizio ‘900 di Francesco Jerace attraverso un allestimento del tutto originale.

«La mostra di Penny ribadisce il ruolo di primo piano raggiunto dal Marca che ha realizzato un progetto così impegnativo insieme ad altri tre “partner” internazionali in una coproduzione insieme a Germania, Austria e Canada», afferma la presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro, «sono orgogliosa che sia il museo di Catanzaro a imporre all’attenzione nazionale uno degli artisti che meglio hanno saputo rinnovare il linguaggio plastico attraverso opere sperimentali in grado di coinvolgere il pubblico, attratto da un realismo solo apparente».

Fino al 30 giugno
Marca, via Alessandro Turco 63, Catanzaro
Info: www.museomarca.com