Drawing the human figure

Il progetto Cretto, che giunge con Diango Hernández alla sua seconda mostra, è stato concepito concettualmente a partire dal luogo in cui viene presentato: la fondazione Brodbeck a Catania, in Sicilia. «A partire dagli “spam” che ricevo – afferma Nuno Faria curatore della mostra – ho creato “Drawing the human figure“, una mostra che unisce sotto lo stesso tetto speranza, spreco e linee. Il progetto ha avuto un lungo tempo di maturazione che ha incluso viaggi di preparazione, varie sessioni di lavoro con i responsabili artistici della fondazione e ore di discussione con gli artisti che saranno impegnati per i prossimi tre anni. L’obiettivo iniziale al quale i curatori hanno tenuto fede, era quello di proporre un progetto che in qualche modo fosse complementare a quello denominato Fortino1, curato da Helmut Friedel e Giovanni Iovane e che presentasse artisti provenienti dal sud Europa o dall’America latina i cui interventi fossero preceduti da un periodo di residenza a Catania.

Se il titolo del progetto evoca inevitabilmente lo spirito e l’energia mitologica del luogo ricordando un doppio momento/monumento contemporaneo, fondatore del concetto di memoria quale incaricata a preservare e trasmettere l’energia nel tempo, esso si riferisce, allo stesso modo al significato letterale della parola: crepa, intervallo, taglio. Diango Hernández è un artista visivo, nato nel 1970 a Sancti Spíritus, Cuba. Ha conseguito la laurea in industrial design presso l’Havana superior institute of design. Successivamente, inizia un’esperienza di collaborazione con il nome Ordo Amoris Cabinet, dal termine latino che sta per ordine e amore (1994-2003). Attualmente Hernández vive e lavora a Düsseldorf, Germania.

Esposti in tutto il mondo, i lavori di Hernández sono stati inclusi alla 51esima Biennale di Venezia, alla Biennale di Sao Paolo e di Sidney nel 2006, alla Kunsthalle di Basel, alla Haus der Kunst di Monaco nel 2010, e ancora alla Hayward Gallery di Londra nel 2010 e, più recentemente, con una retrospettiva, al Mart di Rovereto nel 2011. Nuno Faria, nato nel 1971 è un curatore indipendente. Vive e lavora tra Lisbona e Loulé, Algarve, in Portogallo. E’ curatore di Mobilehome, una scuola d’arte nomade, sperimentale e indipendente a Loulé. Già professore del corso di Arti visive all’Università dell’Algarve e al Master in fotografia all’Istituto politecnico di Tomar. Direttore artistico dell’International center for the Arts José de Guimarães che aprirà prossimamente, nell’omonima cittadina capitale europea della cultura 2012.

fino al 26 Maggio 2012
Fondazione Brodbeck, via Gramignani 93, Catania
www.fondazionebrodbeck.it