Se non vi bastano le basilari informazioni contenute nelle didascalie di qualunque museo del mondo, di solito appiacciate sotto le varie opere, se le audioguide alla fine non vi ahnno mai convinto veramente con quella voice dannatamente impostata, e se ancora volete far vedere a tutti i visitatori del museo che aveto uno sfolgorante "smartphone" ultimo modello; allora, state leggendo la cosa giusta. Già attivo in vari musei statiunitensi arriva anche da noi il Qbox ovvero una semplice applicazione che attraveso la foto di un codice QR posto accanto alla più classica didascalia offre informazioni per il visitatore che non si accontenta. In italia la città più coragiosa è Bologna che si sta muovendo proprio in questi senso grazie all’instalazione di progetti simili nel museo Archeologico, nelle collezioni d’Arte e dal museo civico del risorgimento. Info: www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Md-ER7nHcxg