Libri, esce Se Steve Jobs fosse nato a Napoli

"Se Steve Jobs fosse nato a Napoli forse sarebbe diventato un garagista". A trarre ispirazione da questa amara riflessione in un commentatissimo post del suo blog – 400mila contatti in tre giorni – e a trasformarla nel libro Se Steve Jobs fosse nato a Napoli è stato il giornalista Antonio Menna. «Racconto la vicenda di due ragazzi partenopei – spiega l’autore – due ventenni, appassionati di tecnologia, che hanno avuto un’idea per un computer innovativo, ma non hanno i soldi per assemblarlo. Come il celebre Jobs anche i due giovani informatici napoletani decideranno di allestire il laboratorio nel garage di famiglia, ma la loro storia sarà molto diversa». Per realizzare il loro sogno dovranno affrontare una serie di peripezie che, spiega Menna, «se fossero cresciuti come Jobs a Mountain View nella contea di Santa Clara in California non avrebbero avuto. Tanti gli ostacoli che si trovano di fronte – spiega l’autore – prima l’accesso al credito, la difficoltà a trovare i soldi senza avere un capitale iniziale, i finanziamenti pubblici che arrivano in ritardo e la burocrazia. Basti dire che tutti i soldi che riescono a racimolare, vendendo un motorino e altri oggetti, li spenderanno dal notaio solo per depositare lo statuto costitutivo, aprire la partita Iva, per la posta elettronica certificata e il conto corrente bancario. Oltre a libri contabili, registri e certificazioni varie. E poi dietro l’angolo c’è sempre la corruzione».