Da martedì 6 a domenica 18 marzo al teatro India va in scena L’avaro di Molière, diretto e interpretato da Arturo Cirillo, nella traduzione di Cesare Garboli, che indaga il lato "noir" della commedia. Ecco quindi Arpagone, vecchio, vecchissimo, depauperato da ogni orpello, vestito di nero, coi capelli bianchi e arruffati di un barbone, rinsecchito dalla sua avarizia che lo porta a ripiegarsi, anche fisicamente, su se stesso. Un’avarizia la sua, come il finale dichiara esplicitamente, che trascende la cupidigia per il denaro ma che è una sorta di morbo che lo allontana dai suoi affetti, e che si espande in tutta la sua casa e sulle persone che la abitano. Un Molière, dunque, di cui si riscoprono tutte le possibili relazioni con il momento presente. Insieme a Cirillo nei panni di Arpagone saranno in scena Michelangelo Dalisi, Monica Piseddu, Luciano Saltarelli, Vincenzo Nemolato, e Rosario Giglio.
Info: www.teatrodiroma.net/