La favola di Amore e Psiche. Il mito nell’arte dall’antichità a Canova. Questo il titolo della mostra che la Soprintendenza del Polo Museale di Roma, diretta da Rossella Vodret, in collaborazione con la Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma, diretta da Umberto Broccoli, dedica al termine dei lavori di restauro del fregio di Perin del Vaga che raffigura la storia di Amore e Psiche, in Castel Sant’Angelo. L’esposizione, in programma dal 16 marzo al 10 giugno, al Museo di Castel Sant’Angelo di Roma, è curata dal direttore del Museo stesso, Maria Grazia Bernardini, e da Marina Mattei, curatore archeologo dei Musei Capitolini, per la parte archeologica. La mostra, che prende avvio dal ciclo di Perin del Vaga che decora il fregio di una delle salette dell’appartamento di Paolo III, intende illustrare, attraverso dipinti, disegni, sculture, incisioni, arazzi e terracotte, i patimenti dell’anima e le prove da superare alla ricerca di Amore divino.