In libreria Uccidere il padre di Amelie Nothomb

Quando la competizione tra padre e figlio diventa pericolosa. È la storia che Amelie Nothomb racconta nel suo libro Uccidere il padre pubblicato in Italia dalla casa editrice Volad. È la storia di Joe, un ragazzo che accumula patrigni e che ha una passione per la magia. Cerca un mentore e lo trova in Norman, che diventerà il suo padre acquisito, che lo accoglie in casa propria. Ma a questo punto la situazione precipita. Il ragazzo farà di tutto per uccidere il padre e superarlo, arrivando al punto di volergli rubare la donna e cercando persino di superarlo con le carte. La scrittrice belga e nata a Kobe, in Giappone, nel 1967, ha esordito nel 1992 con Igiene dell’assassino, che diventa il caso letterario dell’anno con 100 mila copie vendute, due riduzioni teatrali e un film. A questo succede Stupore e tremori (Albin Michel 1999) che ha venduto in Francia 400 mila copie. Tradotta in 25 lingue, ha ottenuto numerosissimi premi letterari tra cui il "Grand prix du roman de l’Academie Francaise" e il "Prix Internet du Livre" per Stupore e tremori (da cui è stato tratto anche un film diretto da Alain Corneau), il "Prix de Flore" per Né di Eva né di Adamo e due volte il "Prix du Jury Jean Giono" per Le catilinarie e Causa di forza maggiore.

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