Addio a Giorgio Bocca

Addio a una grande firma del giornalismo e della cultura italiana. Giorgio Bocca è morto oggi nella sua casa di Milano dopo una breve malattia. Aveva 91 anni. Nato a Cuneo il 28 agosto 1920, partigiano durante la Resistenza, è stato una delle firme storiche di Repubblica, di cui è stato uno dei fondatori nel 1976 unendosi alla scommessa di Eugenio Scalfari e Carlo Caracciolo, e autore di memorabili inchieste giornalistiche. Nei suoi libri si è occupato in particolare di storia, vicende partigiane, terrorismo e questioni socioeconomiche, spaziando nella sua lunga parabola dal fascismo al berlusconismo fino alla mafia, al sindacalismo, all’ascesa della Lega e molto prima agli anni di piombo e alla guerra del Vietnam. Protagonista dei passaggi cruciali degli ultimi cinquant’anni. Storia dell’Italia partigiana, Metropolis, Piccolo Cesare e Fratelli coltelli, oltre all’autobiografia il provinciale, sono alcuni fra i titoli dati alle stampe in tanti anni di carriera. A dare l’annuncio della scomparsa, la casa editrice Feltrinelli. «Tutti quelli che fanno il giornalismo lo fanno sperando di dire la verità – ha detto nell’aprile 2008, ricevendo il premio Ilaria Alpi alla carriera – anche se è difficile, li esorto e li incoraggio a continuare su questa strada». Bocca ha iniziato l’attività giornalistica sui periodici locali del cuneese per passare al settimanale La provincia grande. Dopo l’armistizio è stato fra i fondatori delle formazioni partigiane di Giustizia e libertà. Poi sono arrivate le esperienze alla Gazzetta del popolo, all’Europeo e al Giorno. In una nota la Giangiacomo Feltrinelli editore ricorda che Bocca è stato un “grande giornalista, grande combattente, grande amico” e che “dalla guerra partigiana fino a questi ultimi giorni della crisi italiana e mondiale, ha vissuto, osservato e raccontato sette decenni di storia del nostro paese”. Le sue inchieste, i corsivi e i libri “hanno accompagnato e nutrito la formazione civile di molte generazioni di italiani”. Il suo ultimo libro, autentica eredità letteraria, uscirà l’11 gennaio proprio per Feltrinelli: il titolo è Grazie no. Sette idee che non dobbiamo più accettare.

(Simone Cosimi)

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