Pompei, crolla pilastro della domus di Loreio Tiburtino

La soprintendente speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei ha comunicato in una nota che, «a seguito di verifica si è riscontrato la caduta di uno dei pilastri del pergolato esterno della casa di Loreio Tiburtino (Regio II, Insula II)». «Attualmente è in corso un sopralluogo alla presenza delle forze dell’ordine. Sostanzialmente ha ceduto un pilastro della sistemazione sterna del giardino della cosiddetta domus di Loreio Tiburtino. Un elemento isolato che non aveva alcuna funzione portante né rilievo artistico», ha detto la soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro. «La caduta si è verificata giovedì 22 dicembre, di mattina – ha continuato – l’area era stata scavata negli anni ’50 e più recentemente si era intervenuti con opere di restauro. Adesso il cantiere è sotto sequestro». Il sottosegretario ai beni culturali, Roberto Cecchi, ha spiegato: «Fintanto che non si realizzerà il progetto di manutenzione programmata il rischio di crollo non potrà dirsi superato». Andrea Carandini, archeologo e presidente del consiglio superiore dei Beni culturali, ha confermato: «A Pompei l’emergenza c’è e continuerà fino a quando non sarà iniziata la manutenzione. Il progetto c’è ma i lavori non sono ancora iniziati – ha rimarcato lo studioso – quindi non capisco perché l’Italia si stupisce di quanto avviene a Pompei. Sono rovine aperte dalla metà del ‘700, credo sia veramente un miracolo che a cadere siano solo strutture secondarie e non quelle importanti».

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