Si dice deluso Umberto Croppi, ex assessore alle Politiche culturali di Roma, per la trasformazione in fondazione del Macro, sancita da una delibera approvata dalla Giunta capitolina (leggi la news). Si tratta del primo passo: ora il documento dovrà passare in Commissione e poi in Consiglio comunale. «È stato vanificato il lavoro di un anno e mezzo – ha dichiarato Croppi a Romacapitale.net – perché la decisione finale è andata in una direzione diversa rispetto a quanto previsto. La fondazione agirà, infatti, solo per la parte artistica e per la gestione dei contenuti, mentre a livello strutturale ed economico la gestione sarà affidata alla società "in house" del comune di Roma, Zètema. La fondazione avrebbe dovuto godere di maggiore autonomia finanziaria e amministrativa, cioè si sarebbe dovuta occupare degli spazi e degli aspetti economici della gestione per essere da "appeal" per gli investimenti privati».