Come annunciato in un comunicato stampa diffuso dalla Tate, Francesco Manacorda ha accettato il prestigioso incarico di direttore artistico della Tate Liverpool. L’incarico sarà operativo a partire dal mese di aprile 2012. Manacorda lascia dunque la direzione di Artissima, Internazionale d’arte contemporanea a Torino, che aveva assunto a gennaio 2010.
Le due edizioni da lui dirette, Artissima 17 e Artissima 18, hanno impresso alla fiera un significativo slancio nel panorama degli appuntamenti internazionali d’arte contemporanea, in termini di notorietà, critica e affluenza. Numerose sono le novità che hanno incontrato il successo del pubblico generico, degli appassionati e degli addetti ai lavori introdotte sotto la sua direzione, tra cui il trasferimento della manifestazione nella suggestiva sede dell’Oval-Lingotto; la ricomposizione in un unico luogo della duplice vocazione della kermesse, culturale e di business, e il rapporto dialogico tra padiglione fieristico e programma curatoriale; l’introduzione di una nuova sezione della fiera, “Back to the future”, concepita come una mostra a carattere museale e dedicata agli artisti attivi negli anni ’60 e ’70 che hanno avuto un limitato riconoscimento negli ultimi decenni ma il cui lavoro è particolarmente significativo oggi. «Sono felice ed emozionato di entrare a far parte dello staff di un’istituzione così prestigiosa come la Tate – ha detto Manacorda – ma lascio l’incarico di Artissima e il sistema dell’arte contemporanea torinese con rammarico per via dei grandi risultati ottenuti in questi due anni e per le preziose collaborazioni intessute con le altre istituzioni cittadine. Artissima si è oramai consolidata come un appuntamento internazionale, con una forte identità culturale e di scoperta, che contribuisce a rendere la città di Torino tra le più interessanti e vivaci esperienze nel campo delle arti contemporanee. Sono orgoglioso – ha proseguito Manacorda – di aver contribuito a tracciarne la strada e consolidarne il successo. La mia sincera gratitudine va a tutti coloro che attribuendomi la loro fiducia, mi hanno permesso di vivere questa esperienza di profonda intensità e crescita continua».