Ferrara, Invernomuto protagonista ad Art fall 11

Giunta quest’anno alla sua quarta edizione, Art fall 11 Ferrara contemporanea, la manifestazione organizzata dalla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Ferrara e Xing, presenta Simone, la prima personale di Invernomuto. Si tratta di una mostra che guarda verso la produzione degli ultimi due anni del duo creativo e che allo stesso tempo apre e anticipa nuovi sviluppi. L’esposizione prevede la presentazione di tre opere inedite che danno vita a un paesaggio audiovisivo e sinestesico che rappresenta al meglio la poetica e l’universo di Invernomuto. Un piano intero è dedicato a "Wax, relax" (2011) che – allestita sotto forma di scultura nella mostra Terre vulnerabili all’Hangar Bicocca nel 2011 – si configura al Pac come una nuova opera dinamica. Una grotta in cera bianca – una copia di una copia della grotta di Lourdes a Vernasca, il paese di provenienza di Invernomuto – viene investita da un fascio di luci, mentre nell’ambiente viene diffusa una colonna sonora. L’insieme di vita a un’improbabile attrazione paesana, appositamente ricreata per gli spazi del padiglione. "Boomeria" è invece un film in 16 millimetri proiettato al piano superiore del Pac e realizzato in California fra inverno e primavera scorsi. Progetto ideato da anni e finalmente girato sulle montagne di Santa Cruz, il film è una sorta di ritratto di un personaggio e del luogo a cui ha dato vita. Il filmato, che potrebbe essere definito un documentario sperimentale "border line", usa una modalità linguistica di indagine su un luogo e sui suoi molteplici strati. Sempre al secondo piano l’opera inedita "Negus (2011>12)" si configura come la prima versione di un’installazione che anticipa un nuovo capitolo nella ricerca di Invernomuto. Negus riprende l’interesse per la reintepretazione di schermi e di sistemi di diffusione delle immagini, in cui i confini fra scultura, installazione e dispositivo schermico cinematografico finiscono per dissolversi. Un’opera densa e stratificata che risale a un curioso modo di dire locale e che a sua volta si spalanca su fatti storici, fantasmi culturali, scenari politici del passato, condensati in riti musicali e performativi di oscure tradizioni territoriali. Fino all’11 dicembre. Padiglione d’arte contemporanea, corso porta mare 5, Ferrara.

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