Esce mercoledì La mafia fa schifo, il libro del magistrato Nicola Gratteri e il giornalista Antonio Nicaso, da sempre impegnati nella lotta alla mafia, pubblicato da Mondadori. Gli autori hanno raccolto le lettere di ragazzi e adolescenti -talvolta ingenue, più spesso impressionanti nella loro lucidità – dalle quali emergono paura, rabbia, desiderio di rivalsa e ribellione contro la criminalità organizzata, e solo raramente sconforto e rassegnazione. C’è chi è stato personalmente colpito dalla malavita e chi è rimasto sconvolto dalle terribili storie raccontate dai giornali e dalla televisione; chi percepisce lo scarto generazionale con genitori e adulti, cresciuti in una cultura del pregiudizio nei confronti del Meridione oppure immersi in un’atmosfera di indifferenza o omertà; e chi approfitta dell’opportunita’ fornita dagli insegnanti per affidare al foglio bianco piccole e grandi confessioni, dove il dolore e la paura sono quasi sempre sopraffatti dal coraggio e alla speranza. Per tutti loro la mafia non è piu’ un tabù da rispettare in silenzio per quieto vivere o vigliaccheria, ma "un etto pulcioso" che infesta il Paese, un "tanfo di stalla" che ammorba l’aria e che "si arrimina nella pancia come un animale inferocito". Che uccide sogni e speranze, non crea benessere, ruba e distrugge, offrendo forme di lavoro che sono in realta’ ricatti pagati al prezzo della liberta’ e della dignità. E comunque, questo "castello di menzogne, morti e stragi" – pensano molti di loro – è destinato a crollare, per la semplice ma non banale ragione che "la mafia fa schifo".