Omar Galliani e l’anima di Seoul

Omar Galliani e il suo amore per la cultura orientale, approdano per la prima volta a Seoul, in una mostra all'insegna dello spazialismo

Omar Galliani, noto artista emiliano, descrive con queste parole le ambizioni del suo lavoro più recente. «Voglio un disegno che guardi le venature della carta, voglio un disegno che indossi i muscoli del cielo, voglio un disegno che moltiplichi i doni, Voglio un disegno che mi porti lontano, voglio un disegno che sfogli i petali delle rose notturne, Voglio un disegno che odori di zolfo, voglio un disegno che faccia lievitare i sogni».

Dopo molteplici partecipazioni in Asia, che l’hanno visto premiato come miglior artista alla Biennale di Pechino del 2003, e protagonista di esposizioni nei maggiori musei cinesi, Omar Galliani approda per la prima volta in Corea con la mostra “Seoul’s Soul”, vero inno ispirato al luogo che lo ospita. Negli spazi del Moa-Museum of art della Seoul national univesity progettati dall’archistar Rem Koolhaas, una mostra all’insegna dello spazialismo, dove l’anima dell’artista si fonde totalmente con quella della pulsante capitale coreana.

Un’immensa gabbia toracica messa in terra scandisce il respiro denso, a volte affannoso, della grande metropoli, così come gli spasmi emozionali dell’opera di Galliani. I lavori più recenti, impregnati delle tendenze asiatiche degli ultimi cicli, riflettono il tratto cupo delle linee sottili, convergenti verso immagini intimistiche e talvolta sensuali. Non mancano, infine, i celebri denti disegnati come totem sulla tela, le rose e i “souvenir” dei suoi lunghi viaggi, immagini scelte abilmente dalla curatela di Lóránd Hegyi.

Fino al 28 agosto
Info: Moa-Museum of art, Seoul national university
Info: www.snumoa.org