Lo scrittore statunitense Ernest Hemingway (1899-1961), premio Nobel della letteratura 1954, fu sostanzialmente indotto al suicidio dall’angoscia causata dal fatto di essere continuamente spiato dall’Fbi. È quanto ha rivelato – a mezzo secolo di distanza dal suicidio avvenuto con un colpo di fucile a Ketchum nello stato dello Idaho il 2 luglio 1961 – lo scrittore A. E. Hotchner, grande amico e collaboratore di Hemingway in articoli apparsi sulla stampa americana. Per quattordici anni Hemingway e Hotchner andarono insieme a caccia e a pesca in Florida e a Cuba, assistettero alle corride a Pamplona, ammirarono le bellezze di Roma e Venezia e soprattutto intrecciarono una lunga conversazione. Hotchner ha raccontato il sodalizio con l’amico in due libri, Papa Hemingway e Hemingway e il suo mondo.