Achille Bonito Oliva fa il tris. Di nuovo nudo sulla copertina di "Frigidaire", mensile appena risorto e in edicola dall’8 marzo. Alla direzione lo stesso Vincenzo Sparagna che aveva avuto l’idea di piazzare il critico senza mutande in prima pagina nel 1981 e poi nel 1989. Un remake che arriva mentre Abo compie settant’anni e pochi mesi dopo aver ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le insegne di Cavaliere di Gran croce per meriti artistici. «La prima motivazione – spiega – è stata forse quella di festeggiare insieme il mio compleanno e i trent’anni dalla prima foto. Ma la spinta maggiore è il mio voler mettere ancora a nudo non solo la figura del critico, denudato dalla natura dell’arte stessa, ma anche il voler dire "il re è nudo" in un contesto come il nostro». Il teorico della Transavanguardia non s’è lasciato scappare l’occasione di rinverdire l’eterna polemica con Vittorio Sgarbi: «In questo clima di vuoto in cui dilaga la pura comunicazione prevale l’indifferenza verso la cultura. Penso agli scandalosi tagli dei fondi pubblici. E penso che il signor sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, autore di un famoso saggio copiato da altri su Botticelli, ha potuto in tale contesto essere nominato dal ministro Sandro Bondi responsabile del Padiglione Italia per l’imminente Biennale di Venezia, col plauso del ministro Franco Frattini che gli metterà a disposizione gli Istituti di cultura italiana all’estero. E già ci sono i subappalti».