Provocazioni in salsa pop

Dieci anni di lavoro di Giuseppe Veneziano riassunti in "Zeitgeist", la prima mostra antologica curata da Ivan Quaroni e ospitata dalla Gestalt gallery a palazzo Panichi a Lucca. Ben 34 lavori provenienti da varie collezioni private per ricostruire il lavoro degli ultimi anni di questo trasgressivo artista pop, che ha fatto della provocazione il suo pane quotidiano. Le sue opere mescolano l’attualità e il mondo politico con l’immaginario culturale e ludico dei nostri tempi. Sarà facile trovare nei suoi lavori una madonna con in braccio un Hitler-bambinello (ovvero, la Madonna del terzo Reich, famigerato quadro esposto ad Art Verona 2009 e poi censurato dall’organizzazione della fiera), oppure scorgere in una rappresentazione orgiastica personaggi come Biancaneve in perizoma, oppure Cicciolina che seduce Berlusconi, o ancora Mussolini con Eva Kant, Jessica Rabbit che si presta a torbiderie bondage con il Fuhrer. Ma la contaminazione arriva oltre e diviene anche artistica, come nel pagliaccio del Mc Donald’s che diventa un David di Michelangelo, ma con in mano un invitante cheeseburger.

Tra le opere in mostra ci sarà anche Occidente Occidente, ovvero il ritratto di Oriana Fallaci decapitata che fece molto scalpore qualche tempo fa perché considerata dai più una provocazione gratuita, finalizzata ai colpire l’immaginario scandalistico dei mass media. All’epoca l’artista si difese dichiarando che «l’arte si occupa spesso anche di paure collettive. Avevo bisogno di un personaggio che rappresentasse l’Occidente e le sue preoccupazioni e la scrittrice mi è sembrata quello più appropriato. Ho utilizzato la sua immagine per rappresentare simbolicamente la paura di tutto il mondo occidentale nei confronti del terrorismo islamico».
L’opera di Veneziano ha come fulcro centrale l’indagine orientata sul labile confine che c’è tra fiction e realtà, tra mondo mediatico e vita quotidiana. Ed è per questo che è considerato parte di una nuova genia di filosofi, che potremmo definire, appunto, mediali, i quali desumono lo spirito del tempo dalle produzioni dell’industria culturale dei mass-media e dello spettacolo. Ciò che la televisione, il cinema, i fumetti, le riviste producono è il più fedele riflesso di ciò che siamo. Veneziano non fa che offrirci un’immagine disincantata della nostra società, divisa tra prurigini perbeniste e morbosità decadenti.

Nelle sue opere non sarà affatto difficile trovare dei tributi, o meglio ancora, delle vere e proprie citazioni con cui l’artista sostituisce dei personaggi all’immagine originaria. Il tutto diviene così un ulteriore strumento per analizzare il nostro presente. «Quello che mi interessa rappresentare – ammette l’artista – è una riflessione sul nostro tempo. Sono sempre alla ricerca di ciò che non viene rivelato dai media o che viene camuffato con i dovuti accorgimenti. Certo, scoprire la verità è impossibile, ma si può sempre provare a smascherare la menzogna».

Il percorso della mostra è suddiviso in aree tematiche, ognuna corrispondente a una tappa fondamentale della ricerca dell’artista. Nella sezione In-visi sono raccolti i ritratti, Oriana Fallaci a Maurizio Cattelan, passando per Osama Bin Laden, Totò Riina, Marilyn Manson ed Elisabetta d’Inghilterra. Novecento ospita, invece, le opere a tema politico in cui sono rappresentati personaggi storici come Hitler, Lenin, Mao, Che Guevara, Mussolini e personaggi dell’attualità come Berlusconi e Vittorio Emanuele. Eretica è la sezione dedicata alla rilettura dell’iconografia religiosa, in cui sacro e profano sono fittamente intrecciati. Si va da una dissacrante versione del michelangiolesco Tondo Doni, in cui la Sacra Famiglia assume le sembianze di una famiglia disfunzionale, quale quella composta da Jeff Koons e Cicciolina, alla raffigurazione di una Kate Moss martire, fino alla contestatissima Madonna del Terzo Reich, in cui l’effigie di Gesù bambino è sostituita da una versione in miniatura del famigerato dittatore nazista.

Se la sezione Il declino del supereroe accoglie un cospicuo numero di opere dedicate agli eroi in calzamaglia della Marvel e della Dc comics, come Batman, Superman, Wonder woman e l’Uomo ragno, quella intitolata "Villains" è una sorta di pantheon dei malvagi di comics e cartoon come Joker, Goblin e Crudelia Demon e veri e propri miti del fumetto nostrano come il cattivissimo Zanardi di Andrea Pazienza. Chiude l’antologica, "Modern love", sezione dedicata alle opere a tema erotico, dove sono protagonisti personaggi come Madonna e Britney Spears, Jeff Koons e Cicciolina, Biancaneve e i sette nani, Candy Candy e Terence.

Fino al 22 agosto
Gestalt gallery
palazzo Panichi, via Marzocco 2, Pietrasanta (Lu)
Info: 0584790900; www.gestaltgallery.it