L'isola dei porci di Paul McCarthy

Un evento in bilico tra arte è show business è quello che alla fondazione Trussardi di Milano vede protagonista Paul McCarthy, l’artista californiano che in comune con l’ex Beatles ha solo l’illustre nome. Pig island è il titolo della prima mostra interamente dedicata a questo controverso artista statunitense che della provocazione ha fatto il suo cavallo di battaglia. McCarthy, da oltre 30 anni, infatti provoca consapevolmente con le sue opere fuori formato e le sue performance estrose che spesso comprendono al loro interno l’utilizzo del corpo dell’artista inglese.

Esponente canuto e panzuto della controcultura, McCarthy lavora con i miti, illusori e veritieri, del contemporaneo ibridandoli insieme per un risultato mai banale o che lascia indifferenti. Esplicita le sue fantasie, le perversioni, i suoi bizzarri estremi, che sono poi comuni alla società contemporanea, rendendo tutto quasi pornografico. Pirati, clown, pupazzi di babbo natale, barattoli di ketchup, avatar fatti in casa, bulli e pupe, maiali e bottiglie di whisky animano il teatro di Paul McCarthy: le mostre dell’artista sono pensate come giganteschi parchi a tema in cui si celebrano baccanali infuriati e sottili parodie di serial televisivi.

Per la mostra della fondazione Nicola Trussardi, Paul McCarthy porta a Milano una delle sue opere più complesse e ambiziose, "Pig island, l’isola dei porci": una gigantesca scultura, un work in progress a cui Paul McCarthy lavora da oltre sette anni, che è cresciuta nello studio dell’artista per raccogliere in oltre 100 mq un’antologia surreale dei temi che hanno animato tutta la sua carriera. L’installazione è un luna park carnevalesco in cui gli uomini si comportano come maiali: un’isola del tesoro alla rovescia, dove pirati dei Caraibi ed eroine si abbandonano a una festa indiavolata, un nuovo naufragio della speranza. Pig Island – L’isola dei porci è una zattera della Medusa in cui i protagonisti possono finalmente liberarsi delle loro inibizioni e manifestare la loro natura troppo umana. All’opera principale si accompagna una selezione di lavori di McCarthy dal 1970 al 2010.

Fino al 4 luglio
Palazzo Citterio, via Brera 14, Milano
Info: www.fondazionenicolatrussardi.com