Mojmir Ježek, ritratti del nostro tempo

Sparapunti e gommapiuma. Come fosse cartapesta, viene lavorata per creare ora rigonfiamenti, ora incavi, al fine di realizzare ritratti, primissimi piani. I punti, invece, utilizzati per fermare tali lineamenti. Così nascono i Morbidi ritratti di Mojmir Ježek. La mostra alla Sala 1 nel Centro internazionale di arte contemporanea di Roma, non è solo un’occasione di visionare queste particolari raffigurazioni che ritraggono, fra gli altri, anche Fabio Sargentini, Roberto D’Agostino e Idi Amin Dada.

Durante il vernissage, infatti, l’artista sarà impegnato in una realizzazione dal vivo, per consentire al pubblico di seguirne i metodi di creazione personalmente. In oltre, come nelle migliori tradizioni della committenza, sarà possibile richiedere un ritratto all’artista. Ježek nasce come illustratore e vignettista, durante la fine degli anni settanta, presso il quotidiano La Repubblica. Proprio a causa di questo suo inizio, ha dovuto penare a lungo prima di farsi considerare un artista puro. Come afferma lo stesso Sargentini nelle note di presentazione: «Mojmir Ježek sconta nel mondo dell’arte il peccato originale, chiamiamolo così, dell’esercitare impeccabilmente a latere la professione di illustratore». Da circa tre anni, Ježek sta avendo però il suo riscatto personale, da quando nel 2006 il Comune di Roma gli dedicò una personale presso la sala Santa Rita.

Così come sono riscatto le parole di Roberto Gramiccia: «La cosa che sorprende è come l’immagine dei suoi volti appaia precisa e tagliente, quasi come quella del volto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck. Mojmir è un artista del nostro tempo».

Fino al 10 gennaio 2010
Sala 1, Centro internazionale d’arte contemporanea
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
Info: www.salauno.it.