Qui opera, a voi spazio

«Definire uno spazio espositivo valicandone i confini concettuali e strutturali, omaggiandolo nella sua complessità». Sono le parole con cui il curatore Lorenzo Benedetti presenta la prima personale in Italia della tedesca Katinka Bock. Artista dall’eterogeneo bagaglio culturale – natìa di Francoforte, ha studiato a Berlino, Dresda, Parigi e Lione – la Bock è al centro della mostra "D’un vert tirant sur le bleu", accolta dalla fondazione Pastificio Cerere di Roma dal 9 dicembre al 22 gennaio.

Il titolo "verde tendente al blu" indica il legame tra terra e cielo, «due elementi che definiscono l’orizzontalità e la verticalità artistica», illustra Benedetti. La dinamica verticale ritorna nelle sculture che l’artista presenta, deformate dalla caduta dei ballatoi del cortile del Pastificio («una cornice ottimale per questa mostra», spiega il curatore). Terra e aria sono gli elementi caratterizzanti anche la scultura collocata all’esterno dello spazio, deformata dagli agenti atmosferici. Una serie di opere che pongono in relazione il contesto con lo spazio che le accoglie attraverso un dialogo incessante costruito su elementi quali distanza, misura, percezione, nozione temporale. Pareti, soffitti e pavimenti quali barriere da oltrepassare, diventano gli elementi in cui la Bock cerca di integrare le opere.

«D’un vert tirant sur le bleu è una personale non classificabile, che guida nella comprensione di una nuova forma di ricerca artistica», conclude Benedetti.

Info: www.pastificiocerere.com