Street art, Altrove Festival conferma la vitalità artistica calabrese

Catanzaro

Una nuova edizione di Altrove Festival si è conclusa a Catanzaro, con un rinnovato grande successo artistico e di pubblico. Al quinto anno di età si conferma uno dei più influenti eventi in Europa nel mondo della street art e della rigenerazione urbana. Il centro storico di Catanzaro è diventato, ancora una volta, una casa per artisti, curatori, volontari, addetti e visitatori, che come ogni anno si sono ritrovati per le vie del capoluogo calabrese, contribuendo alla creazione di un’atmosfera unica di condivisione e scambio intellettuale, caratteristica che rende oggi Altrove un festival unico nel suo genere in Italia. Dieci giorni di residenza hanno portato alla realizzazione di una nuova opera d’arte pubblica contemporanea – a cura dell’artista austriaco Mafia Tabak- e alla costruzione di Post-Graffiti Stress Disorder storica mostra collettiva inaugurata in un gremito Museo Marca, che nei primi due giorni di apertura ha richiamato più di 2000 visitatori. 

La mostra continua la linea di ricerca avviata nel 2014 da Altrove, con l’intenzione di chiarire definitivamente l’importanza e la contemporaneità critica ed estetica dei graffiti. In mostra opere realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo: Abcdef (Germania), Boris Tellegen e Jeron Erosie (Olanda), Alexandre Bavard e Saeio (Francia), Mafia Tabak (Austria), Canemorto, Gruppo OK, Sbagliato e Tybet (Italia). 

«La necessità di proporre oggi una mostra con questi temi proviene dalla deriva populista, non critica e anti-artistica che ha condizionato la maggior parte dei cosiddetti progetti di abbellimento delle città attraverso il colore, per i quali si è spesso scelto di distruggere la ricerca artistica per accontentare il gusto della maggioranza dei cittadini – sottolinea il curatore Edoardo Suraci – disturbo e confusione, bellezza e distorsione sono gli elementi che abbiamo cercato di rendere centrali nel nostro discorso, con l’intenzione di ricreare l’accumulo visivo della città contemporanea, in termini di quantità e differenziazione degli elementi, oltre che rappresentare il bombardamento di immagini e argomenti completamente sconnessi tra loro e a cui siamo ormai esposti minuto dopo minuto. Il poco tempo a disposizione riservato agli artisti per lavorare su queste opere, oltre che il ritrovarsi tutti insieme in uno stesso luogo sono un chiaro riferimento all’attitudine dei graffiti e allo spirito che ha contraddistinto la nostra manifestazione fin dalla nascita».