I vincitori della prima edizione di Artifact Prize. Primo premio a Massimiliano Gatti

Modena

Si è svolta il 19 aprile al Castello di Levizzano, Modena, la premiazione dei vincitori della prima edizione di Artifact Prize, il concorso dedicato agli artisti di tutte le età e aperto a ogni tipo di medium artistico. Durante l’opening della mostra dei finalisti, selezionati da una giuria di settore, il terzo premio, acquisto da parte di 10Lire Edizioni Musicali, è stato assegnato ex-aequo a Valentina d’Accardi con l’installazione video Inconscio Idraulico (2018) e a Claudia Sinigaglia con i disegni della serie Untitled (2017). Il secondo premio, la possibilità di realizzare una mostra personale a cura di Metronom nel corso del 2019, è stato assegnato a Daniele Marzorati, con l’installazione fotografica As the Crow Flies (2017). Il primo premio, premio acquisto da parte di Francesco Pozzi & Soci, è stato invece assegnato a Massimiliano Gatti con l’installazione fotografica Aleppo è una foglia di alloro (2018). Per i progetti finalisti verrà realizzato un catalogo con testi e apparato iconografico presentato a settembre 2018 a Modena durante festivalfilosofia. La mostra dei finalisti di Artifact Prize, resterà allestita nelle sale del Castello di Levizzano (Modena) fino al 29 aprile 2018.

I progetti:
Aleppo è una foglia di alloro (2018) è un progetto strutturato attorno ai gesti e alla ritualità di un’azione come la produzione del sapone in una città come Aleppo, teatro di una lotta che si consuma da anni. Il sapone è una forma solida, quasi monolitica che si mostra fragile, sgretolandosi in frammenti, che – ricomponendosi nel delicato ciclo della storia – potranno tornare ad essere vita. Massimiliano Gatti (Pavia, 1981) Fotografo al seguito di missioni archeologiche in Medio Oriente (dal 2008 al 2011 in Siria e dal 2012 nel Kurdistan iracheno). Ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. Il suo lavoro è stato acquisito da collezioni private e pubbliche, come la collezione della Columbia University, New York (USA); California Museum of Photography (USA); Ambasciata italiana a Washington DC (USA).

As the Crow Flies (2018) è un’installazione fotografica del progetto Dèplacement in cui Marzorati si interroga sul rapporto di “creolizzazione” che esiste tra gli oggetti di esportazione coloniale europea e la cultura dei differenti luoghi. Le opere sono state realizzate tra le città di Parigi e Shanghai, muovendosi in luoghi quasi speculari, indagando la possibile convivenza di passato e presente all’interno del tessuto urbano di due città così differenti e apparentemente lontane. Daniele Marzorati (Milano, 1988) è Junior professor al master in Photography and Visual Design e al Triennio di Arti Visive di N.A.B.A., Milano. Ha esposto in mostre in Italia e all’estero. Nel 2016 ha partecipato alla mostra Teatrum Botanicum – Emerging Talent al PAV di Torino. Nel 2017 ha vinto il Premio Shangai, realizzando una residenza di due mesi in Cina.

Inconscio idraulico (2018) è una videoinstallazione inserita nel progetto a lungo termine e ancora in progress Archivio Idraulico, presentato in anteprima il concorso. La riflessione ruota intorno all’individualità del personaggio “idraulico”, al suo utilizzo quotidiano di dispositivi fotografici e video come strumenti di ispezione, studio, documentazione. Nello specifico la videoinstallazione è un lavoro ipnotico, in un tempo sospeso e in una dimensione ovattata. Valentina d’Accardi (1985, Bologna) è collaboratrice alla Didattica presso il Dipartimento di Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha esposto in mostre italiane e internazionali. Nel 2016 vince il Premio Setup come Miglior Artista Under35, viene menzionata al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee ed espone a Fotografia Europea, Festival internazionale di Reggio Emilia, nella sezione “Giovane Fotografia Italiana”.

Untitled (2017) è un lavoro in progress e consiste in una serie di disegni a matita che ritraggono situazioni di affollamento. Partendo dai modelli utilizzati per studiare il comportamento collettivo e le dinamiche di movimento della folla, si riflette sulla possibilità di osservare schemi di comportamento generali e dinamiche rappresentabili anche attraverso equazioni matematiche. Claudia Sinigaglia (Padova, 1985) Si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2014 è finalista del Premio Combat e nel 2016 del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. Nel 2017 partecipa al programma VIR Viafarini-in-residence a Milano. Ha esposto in mostre e Fiere italiane e internazionali.