In un panorama poco rassicurante, che non restituisce alcuna certezza nel futuro, gli artisti guardano al presente inventandosi nuovi modi per raccontarlo. Alcuni lo fanno voltandosi indietro e prendendo ispirazione dal passato, altri costruendo nuove combinazioni e soluzioni per leggere la contemporaneità. La mostra del Talent Prize 2017 è la prova del fatto che scenari distopici e predizioni apocalittiche sul futuro non hanno frenato la spinta creativa. Anzi, hanno fornito agli artisti nuovi spunti di riflessione. Le opere esposte, sculture, installazioni, fotografie e video, possono considerarsi una selezione più che attendibile, effettuata da una giuria internazionale composta da esperti del settore, delle principali ricerche attuali sull’immagine e sui materiali. Pratiche di confine, sempre più soggette a incursioni interdisciplinari che rendono complesso e vano ogni tentativo di classificazione. A tecniche più tradizionali si affiancano lavori che sfruttano invece le potenzialità della tecnologia e processi performativi dei quali sarà possibile conoscere l’esito soltanto a mostra conclusa. Il percorso espositivo si sviluppa su due piani. Project 1 e 2 riuniscono i lavori dei nove finalisti, Davide Allieri, Simona Andrioletti, Simone Cametti, Luca Resta, Jacopo Rinaldi, Alberto Sinigaglia, Marco Strappato, Patrik Thomas e Cosimo Veneziano. Negli studi d’artista al secondo piano sono esposti, invece, da un lato il vincitore, Davide Monaldi. insieme ai premi speciali di questa decima edizione, Andreco, Fabrizio Bellomo, IOCOSE e Diego Miguel Mirabella, dall’altro i vincitori che hanno fatto la storia del premio dal 2008 a oggi. Si tratta di artisti oggi affermati che espongono in musei e gallerie nazionali e internazionali. Grazie a questa distribuzione il visitatore può farsi un’idea personale delle diverse indagini portate avanti dai diversi artisti e di come queste, negli anni, si sono modificate.