Inizia la PhotoWeek, tra gli eventi anche e il Moronauta con il secondo capitolo di RIP

Milano

Dopo la FashionWeek e la DesignWeek, a Milano arriva anche la PhotoWeek. Nell’ambito della dodicesima edizione del PhotoFestival di Milano, che si conclude il 20 giugno, inizia una settimana dedicata esclusivamente alla fotografia, con decine di spazi e progetti. Sette giorni di mostre, incontri, eventi sparsi in cento sedi in giro per la città. Un palinsesto diffuso che offre proposte diversificate per accontentare professionisti e appassionati ma anche curiosi che hanno voglia di avvicinarsi a un’arte che sempre più ci appartiene e ci è vicina. Avviata il 5 giugno da Base con la proiezione di dei lavori di quindici collettivi fotografici, la nuova alternativa alle vecchie agenzie, la settimana è proseguita il 6 ai Frigoriferi Milanesi con i fotografi africani e la mostra Il cacciatore bianco, il 7 alla Fondazione Stelline per l’anteprima del film/documentario su Robert Doisneau e l’8 con una serie di conferenze e di visite guidate alla mostra La terra inquieta in Triennale. L’appuntamento più divertente è sicuramente quello davanti allo spazio Leica Galerie&Store, qui per tutta la settimana 30 fotografi si alterneranno per dar vita al progetto 365+1 Ritratti a Milano, se avete voglia di farvi immortalare ricordatevi di passare. Da non perdere nel weekend le iniziative organizzate dal Muba per i bambini, e, in piazza Gae Aulenti, Wide Photo Fest 17, talk, performance e contest aperti a tutti.

Tra i tanti eventi di oggi vi ricordiamo quello nella cabina telefonica di Piazza Cavour, dove il Moronauta torna con il secondo capitolo di RIP, pseudonimo con cui l’artista ha scelto di chiamare il suo progetto di pre-archeologia urbana dedicato alle ex cabine telefoniche. Grazie al ritrovamento di un vecchio Tuttocittà, il Moronauta ha ricontestualizzato un frammento di cabina della SIP esattamente nei punti in cui esse si trovavano tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ‘90 – gli anni d’oro del telefono pubblico. Dopo una prima presentazione avvenuta nella cabina telefonica di Viale Brianza il novembre scorso, il Moronauta insieme al duo curatoriale composto da Elisa Lemmo e Giorgia Quadri, vuole richiamare l’attenzione degli abitanti di Milano sui mutamenti in atto nel tessuto urbano. La cabina telefonica quale espediente per riflettere sui celeri cambiamenti avvenuti nel campo della comunicazione dagli anni ’90 ad oggi, ed anche, metafora universale di quegli oggetti, luoghi o azioni che si stanno estinguendo dalla nostra quotidianità. Non si tratta di un salto nel passato o uno sguardo verso il futuro, ma di un istante da dedicare a ciò che velocemente, sta scomparendo sotto i nostri occhi senza che se ne presti la giusta attenzione. Dopo un primo momento in cui il Moronauta all’interno della cabina RIP vuole stabilire un contatto con il pubblico, invitandolo a fruire della sua ricerca fotografica e sonora, l’artista intende presentare le più recenti evoluzioni del progetto e del suo essere entrato nel vivo della città, insieme alle persone che la abitano. Dal centro caotico di Milano con il suo flusso costante e distratto di persone, il progetto RIP si è spostato anche nelle zone periferiche. Il Moronauta insieme al fotografo Michele Argnani, è andato alla ricerca delle tracce di queste cabine e delle testimonianze di chi ne faceva uso quotidianamente, ed anche di chi, essendo nato nell’era digitale, non ha saputo che farsene. Se non volete perdere nulla, info: www.photoweekmilano.it