Daddy, Claudia Quintieri e Manuela Giusto

Studio Abate

Roma

Ospitata nello studio di Claudio Abate a San Lorenzo a Roma, Daddy, sogno di una bambina e di suo padre è la doppia personale, a cura di Lori Adragna che accosta il video-danza di Claudia Quintieri, che dà il nome alla mostra, alle foto di scena di Manuela Giusto, scattate durante le riprese. Il video, ambientato negli anni’30, vuole esprimere lo sguardo di Quintieri sul rapporto fra padre e figlia sotto due aspetti differenti e complementari: la relazione idilliaca versus la componente punitiva. Mentre a dominare, nelle scene, è una realtà onirica e delicata, nei cartelli, scritti dall’artista, che separano i capitoli, si legge il carattere severo che, sotto una luce diversa, permea il tema trattato. La musica utilizzata è anni ’30, Stardust di Glenn Miller, mentre la scenografia è costituita dalla proiezione cinematografica di un grammofono che suona un 75 giri dell’epoca. Le fotografie di Manuela Giusto sono state suddivise in tre serie che rivelano un approccio più sotterraneo e conflittuale del rapporto padre-figlia: le Ombre, che si riferiscono al rimosso; le Suggestioni, che descrivono momenti drammatici con valenze punitive e, allo stesso tempo, di intensità vitale e positiva; il Backstage, insieme di foto che conducono al desiderio di una complicità sofferta.

 

Articoli correlati