Christian Greco, in carica dal 2014, continuerà a dirigere il Museo Egizio di Torino, uno dei più prestigiosi al mondo nel campo dell’egittologia, secondo solo a quello del Cairo. Il direttore si appresta così a iniziare il suo terzo mandato, che lo vedrà al timone dell’istituzione fino al 2028. A darne conferma ufficiale, la presidente della Fondazione Museo Egizio dal 2012, Evelina Christillin, che ha annunciato che il contratto è già pronto e sarà ratificato dal consiglio di amministrazione entro la fine di giugno.

Sotto la sua guida, il museo ha vissuto una profonda trasformazione, sia dal punto di vista scientifico che espositivo. L’evoluzione più significativa è stata il nuovo allestimento presentato nel novembre scorso, in occasione del bicentenario del museo: un progetto che ha segnato una tappa fondamentale nella valorizzazione della collezione e nel ripensamento della narrazione museale. Figura di spicco nel panorama istituzionale internazionale, Greco ha portato avanti una visione dinamica e inclusiva del museo, trasformandolo in un polo di ricerca, dialogo culturale e divulgazione. Il Museo Egizio, grazie anche a questa impostazione, è oggi tra i più visitati d’Italia e mantiene un ruolo centrale a livello globale nel campo degli studi sull’antico Egitto.


La sua permanenza al vertice dell’istituzione, infatti, rafforza il dialogo costante con il mondo accademico e con le ambasciate dei Paesi arabi, aprendo nuovi scenari nel quadro delle relazioni euro-mediterranee. La conferma inoltre, è arrivata in un momento in cui il Museo Egizio è chiamato a svolgere un ruolo chiave all’interno del Piano Mattei, la strategia del governo italiano per consolidare i rapporti con il continente africano. In questo contesto il polo torinese, si propone come un attore culturale privilegiato per stimolare scambi, cooperazione e valorizzazione del patrimonio condiviso. Con il rinnovo del suo incarico, Greco potrà così proseguire il lavoro già avviato, puntando a rendere il museo sempre più accessibile, contemporaneo e aperto alle sfide del futuro. Tra i prossimi obiettivi, anche l’espansione delle collaborazioni internazionali e l’intensificazione dei progetti educativi per il pubblico più giovane.