Casa Batlló recupera il volto originario progettato da Gaudí

Completato il restauro durato un anno che, grazie tecniche tradizionali aggiornate agli standard attuali, ha riportato alla luce elementi scomparsi

Un nuovo capitolo si aggiunge alla storia di Casa Batlló, uno dei simboli del modernismo catalano progettato da Antoni Gaudí. A Barcellona è stato infatti completato un intervento di restauro che ha riportato alla luce, dopo più di cento anni, l’aspetto autentico della facciata posteriore e del cortile privato dell’edificio. L’operazione, avviata nel 2023 in coincidenza con il ventesimo anniversario dell’iscrizione di Casa Batlló nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ha coinvolto un’équipe di storici, architetti e artigiani specializzati con l’obiettivo di recuperare fedelmente l’originaria concezione gaudiniana di questi spazi meno noti. Il progetto rientra in un più ampio piano di conservazione promosso dalla famiglia Bernat, proprietaria dell’edificio dagli anni ’90.

Un restauro fedele all’idea di Gaudí

Il nuovo intervento ha permesso di restituire il volto originale della facciata posteriore e del cortile, concepiti da Gaudí nel 1906 come parte integrante della residenza familiare voluta dall’imprenditore tessile Josep Batlló. Questi ambienti, pur essendo stati oggetto di restauri parziali negli anni Cinquanta e Novanta, non erano mai stati riportati all’aspetto ideato dall’architetto catalano, rimasto celato per decenni sotto numerosi strati di modifiche.

Per raggiungere questo obiettivo è stato necessario un anno di lavoro e un investimento di 3,5 milioni di euro. Le operazioni sono state guidate da Gary Gautier, CEO di Casa Batlló, che ha dichiarato: «È un privilegio vivere questo momento storico e continuare a rivelare e conservare il genio di Gaudí per le generazioni future, mettendo in luce la maestria del sapere artigianale». La direzione scientifica è stata affidata all’architetto Xavier Villanueva che ha coordinato un’indagine approfondita basata su analisi stratigrafiche, scansioni 3D, fotogrammetria e consultazione di fonti documentarie e fotografiche.

Le scoperte hanno portato al recupero di materiali, forme e cromie originali, tra cui una sorprendente variazione di colore degli stucchi, passati dal crema al nero, e la ricostruzione di un sistema di volte rinforzate in ferro e mattoni, mai documentato prima, a sostegno dei balconi.

Il cortile ritrovato e la valorizzazione dell’artigianato

Cuore dell’intervento è stato il cortile privato situato accanto alla sala da pranzo del piano nobile, ideato da Gaudí come luogo di quiete e svago per la famiglia. Il restauro ha riportato in vita il pergolato parabolico in erica e le fioriere originarie ricostruite sulla base di fotografie storiche e documenti d’epoca. La pavimentazione, composta da 85mila tessere in ceramica Nolla, è stata replicata secondo le tecniche storiche. Anche i rivestimenti in trencadís – mosaici di vetro e ceramica – sono stati restaurati con grande attenzione insieme a infissi in legno, ringhiere in ferro battuto e superfici decorative in stucco.

Le lavorazioni si sono svolte sia all’interno dell’edificio sia in botteghe artigiane locali, dove le tecniche tradizionali sono state riattivate e aggiornate secondo le esigenze odierne. «Le scoperte che abbiamo fatto sono affini per forme, colori e materiali al resto di Casa Batlló. Con il restauro, abbiamo ritrovato l’essenza di Gaudí e l’intera casa acquista armonia», ha affermato Villanueva. L’intervento ha così rafforzato il valore dell’artigianato come patrimonio vivo evidenziando l’eccellenza delle maestranze locali nella lavorazione di ferro, legno, vetro e ceramica.

Casa Batlló oggi

Dal 2019 a oggi, Casa Batlló ha investito oltre 25 milioni di euro nella conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio. La proprietà della famiglia Bernat ha sostenuto un programma di interventi strutturali e tecnologici che hanno accresciuto l’attrattiva della casa modernista, generando nel 2024 un fatturato di oltre 65 milioni di euro, con un utile netto di 34 milioni. Il sito ha registrato 1.908.070 visitatori (+21% rispetto al 2023), con una presenza predominante di turisti italiani (15%), statunitensi (14,3%) e francesi (8,3%). Nina Bernat, figlia di Enric Bernat, ha dichiarato: «Sono molto felice del percorso che abbiamo intrapreso in questi anni, di averne fatto parte fin dall’inizio e di aver riscoperto, insieme al team, lo splendore originale di Casa Batlló, proprio come Gaudí l’aveva concepita».

In programma vi sono ulteriori lavori per un milione di euro al terzo piano dell’edificio, un’area di grande valore storico poiché ospitò gli ultimi discendenti della famiglia Batlló. Il progetto si inserisce in una strategia culturale più ampia che coniuga tradizione e innovazione anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie nella proposta museale.