Tilda Swinton curatrice per la sede di Christie’s a Parigi

L'attrice premio Oscar mette in scena per Avenue Matignon Supersonic Mediaeval, una retrospettiva dedicata alla pittrice Marianna Kennedy

La sede parigina di Christie’s, al 9 Avenue Matignon, tra il 5 e l’11 maggio, ospita Supersonic Mediaeval una retrospettiva su Marianna Kennedy curata da Tilda Swinton. Come parte della serie espositiva Carte Blanche, l’iniziativa contribuisce alla promozione e all’innovazione dell’arte contemporanea attraverso l’unione di diverse discipline e personalità legate al mondo dell’arte.

Tilda Swinton dal cinema all’arte contemporanea

L’attrice premio Oscar ha già interagito con il panorama artistico contemporaneo grazie ad una prima performance, Maybe, realizzata nella Serpentine Gallery di Londra nel 1995 e ripetuta al MoMa di New York nel 2013. A seguito dell’evento parigino Embodying Pasolini, Swinton in occasione del centenario dalla nascita del celebre intellettuale giunge anche in Italia, con una replica al Mattatoio di Roma.
A seguito del suo ruolo da protagonista nel cinema, nel teatro, nell’arte performativa e nella moda, l’attrice approda al ruolo di curatrice con una nuova mostra incentrata su un’artista di suo particolare interesse, Marianna Kennedy. Due artiste accomunate da un rispetto reciproco.

A tal proposito la Swinton afferma: «Per me, l’opera di Marianna è sempre scaturita e vissuta in un luogo particolarmente dolce, dove l’antico e il risonante incontrano l’ignoto e il sorprendente. Questo è il paesaggio di Supersonic Medieval. Mentre Marianna Kennedy si è sempre sentita ispirata dalla visione artistica Tilda Swinton. Condividiamo entrambe il rispetto per l’artigianato e l’amore per la bellezza, colmando il divario tra passato e presente, ma guardando sempre al futuro».

Marianna Kennedy: il valore unico dell’artigianato tra modernità e tradizione

Parte del colore che l’attrice dà alla sua “carta bianca” consiste nella realizzazione di un allestimento di stampo teatrale in Avenue Matignon. L’attenzione alla scenografia si accosta bene al lavoro di Kennedy, che si dimostra molto attenta all’interior design e al rapporto tra opera e ambiente. A tal proposito l’artista canadese, che oggi opera a Londra, interagisce con la storia della città attraverso la realizzazione di oggetti dal carattere manifatturale.

Anche la scelta delle opere concorre a definire la simbiosi tra queste due personalità, attingendo liberamente da un repertorio passato e recente. La mostra esibisce oggetti provenienti proprio dalla casa dell’artista, esprimendone la visione riflessiva e dal forte impatto emotivo. In questo modo emerge chiaramente l’attitudine di Kennedy ad impiegare forme e materiali naturali ed industriali. L’esito di tali riflessioni su autenticità e serialità sembra costituire una rilettura contemporanea del movimento di fine Ottocento Arts and Crafts. Resina, legno, bronzo, smalto e vetro di Murano si uniscono a specchi colorati nella creazione di manufatti dalle forme organiche.

Il richiamo al valore plastico che la materia può assumere pone l’attenzione sul tempo della realizzazione dell’opera e sulla sua studiata irripetibilità. Il presente è giocoso e, seppur rivolto in avanti, non dimentica la cura del passato. Proprio a tal fine, infatti, la realizzazione delle cornici degli specchi dal sapore pop o dei racemi floreali viene affidata alla cera persa. Swinton parla della mostra nei termini di un paesaggio che fonde il familiare con il nuovo, portando respiro e luce al cuore della condizione umana. Di qui Supersonic Mediaeval, titolo scelto con voluta ironia per esaltare la duplice visione di un’artista ridente e al contempo nostalgica.

Fino all’11 maggio, info: christies.com

* L’articolo fa parte di una serie di pubblicazioni realizzate dagli studenti del Master in Art Management della Luiss Business School, nell’ambito del corso curato da Inside Art in Giornalismo d’Arte