La Recreation of First Public Demonstration of Auto-Destructive Art, dell’artista tedesco Gustav Metzger, era in mostra alla Tate Britain di Londra quando un solerte dipendente del museo decise di buttare via il sacco di rifiuti che si trovava accanto all’opera, scambiandolo per spazzatura vera. Un danno del genere, sebbene causato da un errore, avrebbe potuto compromettere l’integrità dell’installazione, ma fortunatamente Metzger non fece perdere d’animo e sostituì prontamente l’oggetto con un nuovo sacchetto. In circostanze simili, una polizza All Risks si rivela utile per coprire danni accidentali a opere d’arte esposte, garantendo il rimborso totale per la riparazione o la sostituzione dei pezzi danneggiati. Tuttavia, secondo il codice civile, la compagnia assicurativa può rivalersi sul responsabile del danno, quindi è fondamentale che ogni museo stipuli una polizza che abbia la rinuncia alla rivalsa verso i propri dipendenti.

La polizza All Risks è una delle forme di assicurazione più complete e versatili, capace di coprire una vasta gamma di danni accidentali, a meno che non siano esplicitamente esclusi dalle condizioni del contratto. Si tratta di una copertura globale che protegge da eventi imprevedibili, dando la tranquillità di sapere che, tranne pochi casi specifici, quasi tutto è protetto. Non è nemmeno necessario elencare uno per uno tutti i rischi assicurati, poiché sono coperti tutti quelli che non sono espressamente esclusi nell’apposito articolo del contratto. Certo, esistono delle circostanze che irrimediabilmente si trovano escluse dalla polizza – danni derivanti da guerra, disastri naturali o eventi simili – ma non è detto che tutto sia fuori discussione: in alcuni casi si possono aggiungere garanzie per eventi catastrofali come terremoti o alluvioni, mentre per altri, come il dolo dell’assicurato, non c’è proprio niente da fare.
