Pasqua con l’arte. Ecco le mostre e i musei da visitare nelle vacanze

Dalle aperture straordinarie dei musei alle mostre in corso nelle istituzioni. Ecco una guida per vivere un ponte di primavera all'insegna dell'arte

È tempo di feste e l’arte non va in vacanza. Anche nei giorni di Pasqua fino al ponte del Primo Maggio i musei sono infatti pronti ad accogliere il pubblico. Ma accanto alla possibilità di sfruttare le aperture istituzionali, la seconda metà di aprile 2025 è l’occasione per visitare mostre nelle maggiori città italiane. Ecco alcune tappe imprescindibili per una primavera all’insegna dell’arte.

Musei aperti a Pasqua 2025

Quale occasione migliore per visitare il patrimonio culturale se non nelle vacanze. Il Ministero della cultura ha fatto sapere che nei giorni di Pasqua e Pasquetta, il 20 e 21 aprile, oltre che venerdì 25 aprile, il giorno della Festa della Liberazione, il 1° maggio, per la Festa del Lavoro, e domenica 4 maggio, in occasione dell’appuntamento ormai consolidato della Domenica al Museo, musei, monumenti, parchi e aree archeologiche statali saranno aperti al pubblico. In particolare, le giornate del 25 aprile e del 4 maggio sono ad accesso gratuito. Qui è possibile consultare i calendari relativi a ciascuna istituzione.

Uno sguardo alle mostre

I giorni di Pasqua, Pasquetta e della Festa della Liberazione saranno gli ultimi giorni per visitare la mostra alla GNAMC di Roma sul Futurismo, prorogata fino al 27 aprile 2025. Sempre nella Capitale, c’è ancora tempo invece per l’esposizione dedicata alle opere di Munch a Palazzo Bonaparte e di Dalí al Museo della Fanteria, oltre che per la mostra fotografica curata da Maurizio Cattelan in corso a Villa Medici. Visitabile a Firenze la personale di Tracey Emin a Palazzo Strozzi e al MAMbo la collettiva Facile Ironia, la prima in corso da marzo 2025 e la seconda da febbraio. Di fresca inaugurazione c’è invece l’esposizione che il Madre di Napoli dedica a Tomaso Binga.

Tra le esposizioni visitabili gratuitamente c’è poi Pastorale di Nico Vascellari, che con la sua installazione ha invaso la Sala delle Cariatidi del milanese Palazzo Reale. Ma non solo, perché ancora a Roma c’è un nuovo lavoro esposto nel cuore del centro storico. Sui silos del cantiere della metro C Pietro Ruffo ha lasciato infatti il posto a Marinella Senatore, che con il suo progetto ha trasformato Piazza Venezia un laboratorio di arte contemporanea a cielo aperto.