Al via la stagione espositiva 2025 del MAXXI con due progetti: Stop drawing. Architettura oltre il disegno, a cura di Pippo Ciorra, affascinante indagine sui mutamenti dell’architettura attraverso lo strumento del disegno e la sua progressiva evoluzione. A questo si affianca Something in the Water, la mostra curata da Oscar Tuazon che esplora l’acqua come metafora ed elemento in grado di resistere a ogni tentativo di essere modellato, come mezzo essenziale per gli artisti: un puro specchio. Il progetto si sviluppa nello spazio della Galleria come un’esperienza fluida in cui l’acqua diventa il veicolo di connessione tra artisti di diversa generazione e provenienza, un territorio che appartiene a tutti e a nessuno.

Così, a partire dal 18 aprile le due mostre daranno il via a un calendario di iniziative per tutto il 2025. «Arte, architettura, design, fotografia e pensiero critico si intrecciano per ridefinire i confini del possibile» ha non a caso dichiarato la consigliera reggente della Fondazione Emanuela Bruni, mentre il direttore artistico Francesco Stocchi parla di uno «spazio pluralista per affrontare temi attuali e internazionali».
Stop drawing. Architettura oltre il disegno
Le opere di autori significativi – provenienti in parte dalle collezioni del museo – come Carlo Scarpa, Aldo Rossi, Superstudio, Frida Escobedo e Atelier Bow Wow accompagnano il visitatore in un viaggio nel XX e XXI secolo, per raccontare come il disegno abbia rappresentato un’identità fondamentale nell’arte della progettazione.

Il ruolo tradizionale del disegno è ora sostituito da procedure di simulazione digitale, pratiche derivate dal mondo dell’arte, e da esercizi di attivismo politico e partecipazione. Queste pratiche hanno un impatto sulla disciplina dell’architettura e sul presente e sul futuro degli spazi che progettiamo e in cui viviamo. La mostra documenta questo cambiamento attraverso le opere di autori del XX e XXI secolo. Partendo da coloro per i quali il disegno rappresentava l’identità dell’architettura, come Carlo Scarpa o Aldo Rossi, il percorso espositivo racconta l’opera di autori come Gordon Matta-Clark, Frank Gehry o Philippe Rahm, per i quali oggi l’architettura è fatta anche di collage, video, performance, tessuti e molto altro.
Something in the Water, l’acqua arriva al MAXXI
Con una nuova produzione inedita, la mostra rappresenta un nuovo capitolo del progetto Water School di Oscar Tuazon, un’iniziativa artistica ed educativa che esplora le dinamiche e le politiche legate all’accesso alla terra, all’acqua e alle infrastrutture: una pratica omnicomprensiva di creazione di spazi di incontro e collaborazione. L’acqua rappresenta un elemento di connessione tra pratiche artistiche di diversa generazione e provenienza. Saranno esposte in mostra opere di Lita Albuquerque, Saif Azzuz, Matthew Barney, Christo, Abraham Cruzvillegas, Torkwase Dyson, Leslie Hewitt, Nancy Holt, Pavlo Makov, Virginia Overton, Marjetica Potrč, Ugo Rondinone, Peter Sandbichler, Anna Sew Hoy, Oscar Tuazon.
