Tsunami: quattordici artisti raccontano l’altra faccia del turismo

LIMINAL SPACE ospita una mostra sulla crisi del turismo globale che mette in discussione il mito del viaggio e le sue contraddizioni

Roma si prepara ad accogliere una nuova mostra collettiva che si inserisce nel dibattito contemporaneo sul significato del viaggio e sulle contraddizioni del turismo globale. Dal 12 aprile al 17 maggio 2025, lo spazio LIMINAL SPACE ospiterà Tsunami. Spaces looping the loop, un progetto artistico che mette al centro le implicazioni politiche, sociali e culturali dell’iperturismo. Curata da Ludovica Tata, la mostra riunisce quattordici artisti selezionati attraverso una open call con l’obiettivo di stimolare una riflessione critica sul concetto di ospitalità, reciprocità e sul ruolo dell’arte come strumento di analisi del presente.

Tsunami: arte contro l’illusione del viaggio

Tsunami. Spaces looping the loop si inserisce nel contesto di un Giubileo che promette di trasformare Roma sotto la pressione di flussi turistici massivi. In questo scenario, il progetto espositivo mette in discussione la sacralità attribuita ai luoghi e offre uno sguardo critico sulle dinamiche escludenti del turismo di massa, presentato troppo spesso come una forma democratica di esplorazione del mondo. Gli artisti coinvolti, attraverso installazioni immersive, contenuti audiovisivi e dispositivi relazionali, pongono l’accento su come viaggiare sia ancora un privilegio, in gran parte associato alla ricerca di gratificazione personale e alla riduzione delle culture a prodotti da consumare.

Il progetto analizza quindi in profondità i risvolti politici del turismo contemporaneo: l’appropriazione delle risorse, la gentrificazione dei quartieri storici e l’espulsione delle comunità locali dai propri territori sono alcuni degli aspetti al centro della mostra. L’obiettivo è ridefinire le modalità del vivere insieme, sostituendo alla logica del profitto quella della reciprocità.

Uno spazio per la sperimentazione: il ruolo di LIMINAL SPACE

La mostra prende vita all’interno di LIMINAL SPACE, una realtà romana dedicata all’arte transmediale e alle pratiche digitali, che si afferma come luogo di ricerca artistica radicale e contemporanea. Gestito dall’associazione culturale Simposio – nota anche per l’organizzazione di Utopia Reale, evento annuale che si svolge nell’Ex Villaggio Eni di Borca di Cadore – lo spazio è il frutto della visione del collettivo LIMINAL STATE, composto da Saverio Villirillo e Gregorio Comandini.

Attraverso la produzione di Tsunami. Spaces looping the loop, LIMINAL SPACE riafferma così la propria missione: essere un luogo di contaminazione tra arti visive, tecnologia e riflessione politica. Il progetto curatoriale di Ludovica Tata si inserisce perfettamente in questa cornice, dando voce a esperienze artistiche che indagano il presente con linguaggi innovativi e approcci interdisciplinari.

Gli artisti e le opere di Tsunami: un mosaico di pratiche e visioni

I quattordici artisti selezionati per la mostra sono stati scelti attraverso una open call che invitava a esplorare la tensione tra abitare e visitare, promuovendo una visione alternativa del rapporto tra visitatore e territorio. Le opere presentate spaziano dalle installazioni multimediali a esperienze sensoriali, passando per video, sculture e ambienti interattivi.

Tra i progetti in mostra, spicca il lavoro del duo formato da MIZU e Dan Silver, che propongono paesaggi sonori realizzati con violoncello manipolato elettronicamente, evocando le mutazioni della natura. Marcello Cualbu, in collaborazione con i suoi studenti, presenta Unseasoned, un videogioco che mette in luce l’impatto devastante del turismo da crociera sulle città portuali. Chiara Fantaccione espone sculture in resina epossidica contenenti frammenti di dispositivi elettronici, che diventano fossili artificiali e simboli della tensione tra realtà e simulacro. Il collettivo Pascolo Abusivo propone un’installazione site-specific che spinge il pubblico a interrogarsi sullo sguardo del turista e sui meccanismi di consumo dei territori visitati.

Gli altri artisti in mostra sono Aurora Caruso, Alessandra Cecchini, Omicron Ceti, Delle Cose, Marco De Rosa, Riccardo Eggshell, Harichase, Man Bites Dog, Re Derma, Touchy Toy Collective.

Appuntamenti e approfondimenti

La mostra sarà accompagnata da tre momenti di confronto pubblico, pensati per approfondire le tematiche centrali del progetto. Il primo incontro si terrà sabato 12 aprile, giorno di apertura, con un talk dedicato alla relazione tra patrimonio culturale e iperturismo. Il 3 maggio si discuterà della trasformazione del cibo in oggetto turistico e della sua valenza culturale. Infine, il 17 maggio, giornata conclusiva dell’esposizione, si affronterà il legame tra turismo incontrollato, crisi abitativa e frammentazione urbana. L’esposizione sarà visitabile esclusivamente su prenotazione il giovedì e il venerdì, mentre il sabato l’accesso sarà libero

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