Da Oxilia Gallery un intimo dialogo fra arte e design

La galleria milanese accoglie nei suoi spazi una mostra che unisce arte e design, fra sculture in ceramica, pitture su arazzo e oggetti da arredo

Ha inaugurato lo scorso 5 aprile in piena art week milanese, e si protrarrà fino al prossimo 13 aprile (dunque abbracciando tutta la design week in corso), la mostra Duetto, visitabile presso Oxilia GalleryL’esposizione unisce arte e design non solo a livello squisitamente sincronico, ma anche per ciò che concerne la selezione di operesono infatti presenti sia le sculture realizzate in ceramica e la fedele riproduzione delle pitture su arazzo di Flaminia Veronesi, che le due ampie poltrone realizzate da Kutarq, lo studio di design spagnolo guidato da Jordi López Aguiló.

Kutarq presenta inoltre la collezione di illuminazione Gvpo: corpi illuminanti ridotti all’essenziale, realizzati da un unico tubo tagliato al laser poi piegato e patinato a mano; la doppia fila di led caldi è nascosta sotto la sezione in alluminio, traducendosi in una luce soffusa. Sia per cromie che per fluidità della fattezze invece, le poltrone Kutarq Bamba di Aguiló creano un match perfetto con il lavoro di Veronesi, specie con la sua pittura sinuosa che per l’occasione della mostra è stata fedelmente riprodotta rispettivamente su di un arazzo appeso Sirena e Mosche, e su Chironte Blu (originariamente un acrilico su tela), un paravento che si snoda su tre ampie ante evocando la forma di un trittico; entrambe le opere di Veronesi sono state realizzate grazie alla maestria manifatturiera di Gruppo Florence, piattaforma industriale che promuove l’eccellenza manifatturiera italiana nel settore del lusso a livello mondiale.

Ma è la sezione delle sculture Garden of Eden realizzate in ceramica da Veronesi a dominare la scena: l’artista è stata ospitata durante il periodo di residenza Spring group 2025 della Woodman Residency Foundation (quest’ultima comprende lo studio dell’artista Betty Woodman e la casa della sua famiglia), un’esperienza estremamente toccante e di grande cura interiore che le ha permesso di lavorare la ceramica per la prima volta in totale autonomia.

Nelle parole di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, che si è occupata del testo critico posto a corredo della mostra: “Veronesi vince la durezza della ceramica, piegandola a suo piacimento e modo, attraverso una meticolosità e zelo che sono prerequisiti essenziali al raggiungimento di una funzionalità tecnica. Quasi fosse una giovane Ontani o una contemporanea Niki de Saint Phalle, è come se l’artista desiderasse suggerire a tutti i visitatori del suo giardino di affidarsi all’arte, come ha fatto lei stessa per prima, e che in essa, e in essa soltanto, ha trovato la forza per esorcizzare e operare un superamento dei suoi incubi, delle sue paure e visioni. Garden of Eden dà forma alle gioie e alle paure dell’artista, sublimandole in creature coloratissime, ora suadenti e rassicuranti, ora mostruose e addirittura inquietanti, ma sempre egualmente capaci tutte di indurre empatia in chi si imbatte in loro. Se la letteratura ci ha abituati a godere del fantastico e del meraviglioso, a immaginare luoghi, a fargli prender forma nella nostra mente suggeriti dalle parole, è invece la fantasia indotta e veicolata dalle opere di Veronesi a palesarsi davanti ai nostri occhi in forme già compiute e concrete, e se da un lato questa reificazione dell’immaginato ci solleva dall’onere e dal piacere dell’immaginare noi stessi, dall’altro ci inizia al sublime linguaggio dello stupore indotto dalle forme generate dalla fantasia altrui (quella dell’artista, appunto) che ci seducono, nel senso latino del trarci a sé”.

L’intera serie di nove sculture è stata realizzata durante il periodo di residenza: Spring group è infatti un incontro fra artisti e designer a cura dagli artisti Lorenzo Cianchi e Maria Pecchioli, veri e propri deus ex machina del progetto inaugurato per la prima volta nella primavera del 2024 (all’interno del programma internazionale della Woodman Residency Foundation, Pecchioli e Cianchi propongono un evento primaverile per artisti della scena nazionale).

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