Via Tomaso Montanari dalla Fondazione Ginori. Lo decide il MiC

Il ministro Giuli nomina alla guida della Fondazione Ginori l'outsider Marco Corsini. Immediata la polemica degli enti locali

L’intenzione di confermare Tomaso Montanari alla guida della Fondazione Museo Ginori era stata espressa dal ministro della Cultura Alessandro Giuli a ottobre 2024, e ancor prima da Sangiuliano. Dopo l’intesa sul nome dello storico dell’arte raggiunta con gli altri componenti della Fondazione, la Regione Toscana e il Comune di Sesto Fiorentino, il MiC fa ora un passo indietro e con una lettera fa sapere che intende designare come presidente un outsider, l’avvocato e sindaco di Rio nell’Elba Marco Corsini, nei ranghi di Fratelli d’Italia. Immediata la reazione degli enti locali alla decisione del Ministero relativa all’iter di riapertura del museo, che custodisce una collezione di quasi diecimila oggetti in porcellana e maiolica databili dal 1737 al 1990, modelli scultorei, documenti cartacei e disegni, una biblioteca storica, una biblioteca specialistica e una fototeca.

Fondazione Ginori in stallo: anche una lettera al MiC di Montanari

La nomina di Marco Corsini è arrivata dal ministro Giuli dopo mesi di stallo. Lo faceva notare in una lettera pervenuta al Ministero prima della decisione il presidente uscente Tomaso Montanari, che scriveva: “il consiglio di amministrazione della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia, da me presieduto, è scaduto lo scorso 20 ottobre 2024. Ai primi di dicembre era pronto il decreto ministeriale che nominava un nuovo consiglio: il sottoscritto come presidente, e gli altri membri come consiglieri, avevamo già dato il nostro assenso alla nuova nomina, inviando la necessaria documentazione personale”. “A quel punto, tuttavia, l’iter di firma del decreto si è improvvisamente e inspiegabilmente bloccato – aggiungeva – e nessuno, dal Ministero, ha più risposto alle ripetute richieste di adempimento pervenute dagli altri soci della Fondazione: la Regione Toscana e il Comune di Sesto Fiorentino”.

Le reazioni degli enti locali alla nomina

La decisione unidirezionale del Ministero della Cultura ha scatenato le polemiche da parte degli altri componenti del consiglio di amministrazione. «Con assoluta convinzione – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in una conferenza stampa – ho formalmente espresso nei mesi precedenti, e l’ultima volta nel novembre scorso, il mio apprezzamento per l’indicazione di Montanari come presidente della Fondazione. Invece ieri è arrivata una lettera della capo gabinetto del ministero Valentina Gemignani che, preso atto della scadenza del consiglio di amministrazione della Fondazione, indica come nuovo presidente l’avvocato Marco Corsini, con il suo curriculum in allegato».

«Resto sconcertato e deluso – ha aggiunto Giani – dall’assoluta mancanza di rispetto verso tutto l’impegno e il percorso di concertazione istituzionale che aveva portato alla condivisa indicazione del nome di Montanari, autore di un eccellente lavoro per il Museo e la Fondazione svolto, tengo a precisarlo, a titolo gratuito». Di conseguenza, la Regione con l’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ha sospeso ogni atto e procedura legata alla nomina «in attesa di un indispensabile chiarimento con il ministro Giuli». «Scriverò quindi al ministro confermando quanto ho anticipato oggi – ha concluso – e chiedendo un incontro fra i soci della Fondazione che possa concludersi con la conferma del nome di Montanari alla presidenza». Un eco simile risuona anche nelle parole del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, nell’attesa di chiarimenti da parte del Ministero.