É a partire dal 18 aprile che due importanti progetti espositivi daranno il via a un calendario di iniziative per tutto il 2025. «Arte, architettura, design, fotografia e pensiero critico si intrecciano per ridefinire i confini del possibile» ha non a caso dichiarato la consigliera reggente della Fondazione Emanuela Bruni, mentre il direttore artistico Francesco Stocchi parla di uno «spazio pluralista per affrontare temi attuali e internazionali».



Le iniziative al MAXXI tra primavera ed estate
Si parte con Something in the Water, la mostra curata da Oscar Tuazon che esplora l’acqua come metafora ed elemento in grado di resistere a ogni tentativo di essere modellato, come mezzo essenziale per gli artisti: un puro specchio. Il progetto si sviluppa nello spazio della Galleria come un’esperienza fluida in cui l’acqua diventa il veicolo di connessione tra artisti di diversa generazione e provenienza, un territorio che appartiene a tutti e a nessuno. STOP DRAWING: Architettura oltre il disegno, a cura di Pippo Ciorra, è l’affascinante indagine sui mutamenti dell’architettura attraverso lo strumento del disegno e la sua progressiva evoluzione.



A partire dal 23 maggio inaugura Nacho Carbonell. Memory, in practice, parte della prima edizione di ENTRATE, programma pluriennale dedicato al design. Su progetto di Martina Muzi, l’artista immagina un grande albero di 7 metri di altezza, sotto il quale si crea un ambiente da vivere avvolti da luci e da chiome realizzate con reti da pesca, con oggetti e arredi fruibili da tutti. Il 30 maggio è la volta di STADI. Architettura e mito, a cura di Manuel Orazi, Fabio Salomoni e Moira Valeri. Si tratta dell’inedito
sguardo che il museo rivolge agli stadi come strutture antropiche e architettoniche contemporanee, simboli di passioni e cambiamenti sociali, in grado di raccontare la storia delle città attraverso cultura e identità collettiva. Si passa poi a Douglas Gordon. Pretty much every film and video work from about 1992 until now, visione enciclopedica delle opere video di Douglas Gordon tra i principali protagonisti della video arte.


MAXXI, ottobre e novembre ricchi di inaugurazioni
1+1. The relational years, è la prima grande retrospettiva dedicata al movimento dell’Arte Relazionale
a distanza di tre decenni dalla sua nascita, è la mostra curata dal critico e curatore di fama internazionale Nicolas Bourriaud. Il 28 novembre inaugura l’esposizione dedicata a Rosa Barba, a cura di Francesco Stocchi. Concepita come una lunga passeggiata immersiva grazie ad un display ideato dall’artista, la mostra diventa organismo e membrana capace di presentare una vasta selezione di lavori, anche inediti, in una prospettiva cinematografica e scultorea.

Dal 28 novembre Roma nel mondo a cura di Ricky Burdett, indaga fattori che oggi definiscono Roma, il suo posto tra le megalopoli mondiali e il suo ruolo nell’immaginario collettivo. Attraverso datascape, materiali iconografici e narrazioni visive, il progetto espositivo traccia e celebra il DNA di questa città straordinaria, che continua ad essere un punto di riferimento per urbanisti, architetti e artisti di tutto il mondo, continuando a affascinare e sfidare con la sua complessità.

FOCUS, EXTRA E LIVE!
A cura di Stefano Chiodi, In viaggio per l’arte. La Galleria Pieroni 1975 – 1992 presenta l’archivio
della Galleria Pieroni – acquisito nel patrimonio del museo nel 2022 – per raccontare l’intera attività
espositiva della Galleria Pieroni nelle storiche sedi di Pescara e Roma. Poi ancora, Classicismo e modernità nel Foro Italico di Enrico Del Debbio, a cura di Ariane Varela Braga e Carla Zhara Buda, esplora il ruolo simbolico ed estetico del marmo nelle opere dell’architetto carrarese, con un’attenzione particolare al complesso del Foro Italico. Con Elisabetta Catalano, il MAXXI rende omaggio al grande lavoro della fotografa a dieci anni dalla sua scomparsa. Si continua poi a dare spazio alla valorizzazione dei giovani talenti con la mostra Nicola Di Giorgio, Calcestruzzo, a cura di Simona Antonacci.

Calcestruzzo, Vele di Scampia, Napoli, 2024
In occasione del centenario dalla nascita dell’architetto, il focus Luigi Pellegrin. Prefigurazioni per
Roma esplora il confine tra le visioni artistiche di Pellegrin e la loro applicazione concreta della capitale.
Infine, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione della rivista d’arte contemporanea Segno, il MAXXI presenta un focus dedicato al suo archivio, recentemente acquisito dal museo. Lo spazio Extra MAXXI ospiterà MEDITERRANEA. Visioni di un mare antico e complesso – a partire dal 16 maggio – e Sveva Caetani: Forma e Frammento dal 3 ottobre. Il 2025 amplia inoltre il proprio sguardo verso le arti performative con un programma dedicato – LIVE! – che, con cadenza settimanale, indagherà le pratiche artistiche contemporanee e attiverà gli spazi del museo con performance, musica, cinema e danza.

Camilla Gurgone, Artificial Simmetry, 2019, installazione site specific in collaborazione con RUFA – Rome university of Fine Arts
Le mostre del MAXXI L’Aquila
È fissato per l’inizio di giugno l’opening di True Colors. Tessuti, movimento, colori e identità, la
grande mostra che animerà fino al 16 novembre Palazzo Ardinghelli, gioiello barocco sede del MAXXI
L’Aquila, con opere realizzate dal 2000 che utilizzano il tessuto per la costruzione di narrazioni, spazi,
movimenti e relazioni. La mostra sarà anticipata, nel mese di maggio, da Towards Tomorrow di Kaarina Kaikkonen, potente e poetica installazione allestita nella corte a esedra di Palazzo Ardinghelli, e attivata grazie alla partecipazione dei cittadini che vogliano condividere parte del proprio vissuto attraverso la donazione di abiti usati.

Claudia Losi
Etna Project, 2001 Photo Patrizia Tocci

Andrea Pazienza. La matematica del segno è il titolo della seconda mostra del 2025, che apre al
pubblico il 5 dicembre e anticipa la monografica con cui il MAXXI di Roma, nel 2026, celebrerà il
settantesimo del fumettista. Appuntamento irrinunciabile per il MAXXI L’Aquila è il festival PERFORMATIVE, giunto alla quinta edizione e realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti del capoluogo abruzzese, in programma nel secondo week end di settembre tra performance, danza, teatro, musica e talk si sviluppa nelle sale del Museo.