«Figure fantastiche, create dalle popolazioni primitive per spiegare le forze della natura e per stabilire un contatto con spiriti capaci di proteggere gli uomini e modificarne il destino». Così l’enciclopedia Treccani definisce le fate, precisando poi che «attraverso il mito, la fiaba e la letteratura, sono giunte fino a noi».


Il merito va anche a libri come quello edito da L’ippocampo, Le fate – dal titolo semplice e immediato – che serba un universo tutto da scoprire. Con la traduzione dal francese di Vera Verdiani, l’opera (cartonato, 64 pagine a colori, 19.90 euro) fa parte della collana ideata dal prolifico artista e illustratore transalpino Benjamin Lacombe, che per la casa editrice fondata nel 2003 da Patrick e Giuliana Le Noël ha illustrato (tra gli altri) gli splendidi volumi Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone. L’intento: rivelare un mondo di creature fantastiche (fate, ma anche streghe, draghi e folletti) attraverso le loro icone e simbologie.

Il primo libro è (appunto) un affascinante viaggio per incontrare ogni sorta di fate: da quelle degli elementi alle “madrine”, dalle fate dall’altro mondo a quelle innamorate o malefiche, vendicatrici o protettrici. Con i testi dello scrittore francese Sébastien Perez – per lui la professione è anche «una passione e una terapia per le proprie paure infantili. Mescola sempre storia, finzione e umorismo», riporta la sua bio – e le illustrazioni di Fatemeh Haghnejad (alias Bluebirdy, è anche character designer e ammette: «Adoro sperimentare con materiali tradizionali, e di tanto in tanto potete vedermi dipingere digitalmente»), il volume “Le fate” è un concentrato di meraviglie.
Gli oggetti, i poteri, i simboli, le sembianze e i difetti di queste piccole, grandi figure femminili (da sempre fonte di interesse incondizionato) sono presentati con particolare varietà. Suscistando timore e tenerezza, divertimento e stupore. Nei tanti commenti online, chi ha acquistato il libro parla di «illustrazioni da perdere il fiato» e di «uno dei volumi più belli che possa capitare di tenere fra le mani». Non esagera.

Info: www.ippocampoedizioni.it